Perugia, a Fontivegge riapre il parcheggio

Simbolo dello spaccio e del degrado del quartiere, oggi è un parcheggio a pagamento che punta a rilanciare l’area. Romizi: «Recupero con progetto da 30 milioni»

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Era un punto nevralgico dello spaccio di droga a Perugia: secondo i cittadini, «la gente ci viveva dentro». Il parcheggio dietro alla palestra Corpus, gratuito e aperto a tutti, era uno dei luoghi considerati più ‘insicuri’ di Fontivegge. Giovedì mattina, con il taglio del nastro del sindaco Andrea Romizi, è iniziata la sua nuova vita. Ora si chiama ‘Fonti di Veggio’ ed è diventato un parcheggio a pagamento ben curato – anche se low cost, con la prima ora a 50 centesimi – con le sbarre e un sistema di videosorveglianza.

«Un cruccio» Un’inaugurazione che, per l’amministrazione comunale, non è altro che un piccolo passo verso la riqualificazione del quartiere più problematico della città. «Quest’area è stata uno dei miei primi crucci da quando sono diventato sindaco – ha detto il primo cittadino inaugurando la struttura – più volte ho ripetuto che non possiamo intervenire in modo tempestivo sempre, in ogni situazione. Per questo dobbiamo utilizzare la testa per togliere a certi soggetti il terreno fertile, le tane, quei luoghi dove si potevano portare avanti determinate pratiche indisturbati». Per questo l’amministrazione ha scelto intervenire nei vari luoghi dove la legalità faticava ad arrivare, a partire dal parcheggio del supermercato Superconti. «Un’altra tana era questo luogo – ha continuato – sono davvero grato ai soggetti che andranno a gestire questo posto per aver accettato la sfida, sono grato anche alle attività commerciali che per anni hanno resistito nonostante le difficoltà a tutti note».

L’INTERVISTA AL SINDACO ROMIZI

 

Le caratteristiche Il parcheggio, che è rimasto di proprietà dell’Inps, è stato preso in gestione dalla società Sis e dalla cooperativa Isola, che già in altri parcheggi della città dà lavoro a persone svantaggiate. I posti macchina sono in tutto 260, organizzati su 3 piani, uno dei quali probabilmente sarà riservato agli abbonati h24. Il prezzo è concorrenziale sia rispetto agli altri parcheggi a pagamento che a quelli urbani su strada: 0,50 centesimi per la prima ora, 1 euro per le successive fino a un massimo di 5 euro per la tariffa giornaliera. L’utente compra la tessera, la ricarica e quando esce la utilizza per il pagamento. L’idea della Sis, adesso, è quella di fare un accordo con la vicina stazione del minimetro di Case bruciate, per utilizzare il parcheggio non solo per la sosta ma anche come canale di avvicinamento al centro.

Attenzione alla sicurezza I lavori hanno riguardato soprattutto l’illuminazione e i sistemi di sicurezza. «Speriamo che la nuova riorganizzazione soddisfi gli utenti della zona – ha commentato l’amministratore delegato della società, l’ingegnere Antonio Di Donna – abbiamo un buon progetto di promozione sia dal punto di vista economico che di logistica sul trasporto cittadino. Sarà vigilato con un sistema di videosorveglianza per cercare di dare sicurezza all’utenza che alcune volte si è lamentata di problemi di sicurezza. L’obiettivo è che nel giro di qualche mese possa rilanciare le attività commerciali della zona».

Fonte di Veggio Alla cassa del parcheggio è stata affissa anche una targa che ricorda l’origine del nome del quartiere Fontivegge: la fontana di ‘Veggio’. Così infatti era chiamata tutta l’area comprendente la stazione ferroviaria, dall’allora proprietario del terreno. La storica fontana risale al 1615 ed è attribuita a Matteo Salvucci, tardo manierista perugino. «Ringrazio la Sis per aver raccolto questa sfida – ha detto il sindaco – e per aver recuperato anche la storia della fonte di Veggio».

Recupero di Fontivegge Tutta l’area intorno alla stazione di Perugia, da anni afflitta da degrado, spaccio di droga e frequenti episodi di microcriminalità, è sempre in cima alla lista delle priorità dei sindaci che si sono succeduti a Palazzo dei Priori, con più o meno risultati. «Fontivegge è un luogo strategico, oltre ad essere quello che più ha bisogno, il suo recupero – ha assicurato Romizi – continuerà ad essere all’attenzione dell’amministrazione comunale. Ora c’è un progetto di 30milioni di euro su quest’area, senza precedenti. Sono fiducioso che porteremo a casa la battaglia». I prossimi passi partiranno da via del Macello, dove il Comune affiderà spazi alle associazioni con il compito di rianimare la via e dove verranno creati nuovi uffici comunali per dialogare di più con i cittadini. «In due anni siamo riusciti a mettere a recuperare risorse straordinarie. Si esce fuori da questa sfida se ricorreranno 3 presupposti: il lavoro delle forze dell’ordine, la capacità di pianificare dell’amministrazione comunale e un nuovo protagonismo dei cittadini».

Altri progetti Nel nuovo piano strado del Comune, inoltre, sarà inclusa anche l’area della stazione, con via Mario Angeloni e via Ruggero D’Andreotto. «C’è un progetto sull’illuminazione pubblica che verrà sostituita – ha ricordato il sindaco – e le aree verdi di questa zona sono incluse nel progetto più ampio, che vedrà anche le previsione della Wi-Fi. È difficile comunicare i progetti finché non ci si cammina sopra – ha concluso – ma auspico che cittadini ne abbiano la consapevolezza».

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