Perugia, al Frontone svelate le ‘Arti’

Le sei statue restaurate grazie ad ‘Art bonus’ sono state liberate dalle impalcature e dai teli che le hanno ricoperte nei mesi scorsi

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Architettura, scultura, pittura, teatro, musica e poesia. Le sei statue delle ‘Arti’ collocate nel teatro dell’Arcadia dei Giardini del Frontone sono state (ri)svelate al pubblico nella tarda mattinata di giovedì dopo i lavori di restauro finanziati da ‘Art bonus’.

Il restauro Le statue sono state oggetto di un intervento di ripulitura e restauro per un importo complessivo di 10 mila 500 euro per il restauro e 13 mila 500 per la gradinata, a cui si devono aggiungere altri 4 mila sempre per la gradinata alla base dell’arco, per ulteriori lavori da iniziare una volta consolidato l’arco stesso, per una somma di 35 mila euro, che sarà a carico del Comune. «Partiremo a breve», ha assicurato il consigliere Lorena Pittola, delegata dal sindaco per ‘Art bonus’.

I dettagli A spiegare l’intervento effettuato l’architetto Fabio Fantucci: «L’intervento è consistito in operazioni conservative atte a restituire solidità alle statue, nonché all’estetica delle stesse, con azioni preliminari di pulitura e disinfestazione estese su tutta la superficie, quindi interventi sul paramento in travertino e su quello in mattoni, deteriorate nel tempo dagli agenti atmosferici e dal guano degli uccelli presenti nelle vicine alberature del Frontone, oltre che da atti vandalici». Le sei statue, come ha ricordato lo stesso Fantucci, erano parte di un complesso più ampio che ornava il Ninfeo del parco della Vittoria a piazza Partigiani, costruito nel 1934 e demolito poi nel 1943, quando furono spostate al Frontone.

Altri lavori «Nel frattempo, sempre per il Frontone, abbiamo presentato il progetto al Fai nazionale per il bando ‘I luoghi del cuore’, nella speranza che possa essere finanziato per una cifra intorno ai 25 mila euro», ha aggiunto lil consigliere Pittola, ricordando che a Perugia l’Art bonus ha finanziato molti altri interventi, i cui lavori sono in corso o sono terminati, come per la porta di San Girolamo, la Fonte Lomellina, il pozzo di San Francesco, la fonte dei Tintori, la chiesa di Sant’Arcangelo a Ponte Felcino il monumento ai caduti di Ponte San Giovanni, le porte di palazzo dei Priori, quella della Vaccara, quella dell’atrio del palazzo, il pozzo del Castellano. Dal 2015 ad oggi, sono stati donati con ‘Art bonus’ quasi 400 mila euro.

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Il sindaco «C’è un nuovo protagonismo dei cittadini – ha sottolineato il sindaco Romizi – che vogliono recuperare dignità a questi luoghi e si impegnano in prima persona. Come sindaco non posso che essere soddisfatto di questo sentimento e di questo fermento sempre più diffuso. Anche il Comune ha fatto e fa la sua parte, nella convinzione che se si lavora insieme si ottiene di più e meglio». Romizi ha anche ricordato che per il parco e il suo patrimonio arboreo il Comune, insieme all’Università, all’Archivio di Stato, ad altri enti e associazioni e ai cittadini stessi, sta lavorando ad un tavolo condiviso con l’obiettivo di intervenire sul verde e sulle modalità di gestione del Giardino, al fine di valorizzarlo e renderlo fruibile al meglio.

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