Perugia, Bori-Wagué: guerra di parole

Un litigio vero e proprio quello tra i consiglieri Pd Bori e Arcudi e l’assessore Wagué. Un botta e risposta degno delle migliori commedie

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di M.Lilla

Quando la politica non se le manda a dire. Così succede a Roma e così accade anche nelle piccole realtà di provincia come Perugia, quando i rappresentanti dei due schieramenti cominciano a beccarsi fino a sembrare protagonisti di un litigio tra ragazzini.

Opposizione all’assessore Il primo a cominciare sembra sia stato l’assessore Wagué che ha etichettato il consigliere Bori come uno ‘scocciatore’ (l’assessore ha usato forme assai più colorite), oltre che descrivendolo come il ‘rampollo’ della dinastia ‘piddina’ di Perugia. Il consigliere Bori è stato subito pronto a ribadire quale siano le ambizioni politiche del più giovane consigliere mai insediatosi a Palazzo dei Priori. Da qui però è venuta fuori una serie di parole, un botta e risposta in cui l’assessore Wagué ha cominciato a sottolineare come sia Bori, che il consigliere Arcudi, siano ancora immersi nella delusione della sconfitta: «È un peccato che i consiglieri Bori, mancato capogruppo PD, e Arcudi, da quindici anni in Comune, non conoscano i tagli apportati dallo stato agli enti locali e le tante azioni di risanamento dei conti che l’amministrazione comunale sta portando avanti».

Consiglieri Dem
Le esternazioni sono andate avanti e la risposta di Bori non si è fatta attendere. Il giovane studente di medicina ha cominciato con una vignetta presa dai Peanuts continuando poi, attraverso i giornali, ad accusare l’assessore di essere un professionista del ‘volta bandiera’, dato il continuo cambio di casacca politica negli ultimi tempi: «Quattro partiti in cinque anni – afferma Bori -, e lui non mi perdona di avergli ricordato di aver cambiato partito così spesso. Dal Partito della Rifondazione Comunista, alla Margherita, per poi passare al Pd, ad una lista Civica e, infine, il Centrodestra».

Sconfitta Brucia  La risposta dell’assessore toccato nell’orgoglio è arrivata attraverso il sito del comune: «L’attuale giunta non è la giunta del blablabla ma del fare e le tante azioni intraprese lo dimostrano. Tutti lavori hanno l’obiettivo di risanare i problemi creati dalla cattiva gestione del passato. Mi preme anche tranquillizzare i consiglieri, a cui probabilmente brucia ancora la sconfitta: l’assessore non ha ambizioni politiche, ma pensa solo a lavorare per il bene della città. Il bene che loro dovrebbero conoscere visto che entrambi sono da molti anni all’interno del Comune, anche se con ruoli diversi ora rispetto al passato».

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