Perugia, Choco-bar: troppe cose non dette

Per l’assessore Michele Fioroni ben venga se il privato riqualifica. «Nessuno si era mai interessato alle Logge. Se mai, vigileremo»

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L.P.

Sembra che tutto sia appeso a una firma. Quella del Soprintendente Squadroni che, secondo Guarducci, è già stata apposta al documento contenente il definitivo via libera per l’installazione di sedie e tavolini sotto alle Logge di Braccio.

Il documento

Il documento

La lettera Mentre mancano ormai pochissimi giorni all’apertura del nuovo locale ideato e pensato dal patron di Eurochocolate a due passi dalla Fontana Maggiore e su cui l’intera città si è divisa e continua a litigare sui social network, ci si continua a chiedere come mai il giorno della conferenza stampa indetta da Guarducci proprio sotto alle Logge lo scorso 25 maggio, nessuno ha spiegato che in realtà la Soprintendenza ha messo dei paletti sulla collocazione di sedie e tavolini. Una collocazione che per la Soprintendenza risultava eccessiva e non appropriata al valore storico e architettonico delle Logge, pertanto non approvabile nella configurazione proposta. Nessuna istituzione – erano presenti gli assessori Fioroni e Severini, nonché il sindaco Romizi – né tantomeno il vescovo Giulietti e lo stesso Guarducci ha tenuto a precisare che proprio sulla questione dei tavolini e delle sedie si era discusso, con la Soprintendenza, riguardo al posizionamento.

L’incontro successivo Dopo la bocciatura, infatti, in un incontro tra tutti i protagonisti della vicenda, tra cui il Sovrintendente, l’assessore Casaioli, il vescovo Giulietti e lo stesso Guarducci, si sarebbe definitivamente sciolta la matassa con un nuovo progetto presentato da Guarducci circa la disposizione dei tavolini. Una proposta che, per l’imprenditore perugino, sarebbe stata accolta dalla Soprintendenza «visto che venivano mantenute pubbliche le sedute di travertino grazie al mantenimento di una fascia di rispetto che perimetra tutta l’area». Per questo motivo la Sovrintendenza si sarebbe impegnata a stilare un nuovo parere a sostituzione di quello precedentemente redatto. Un documento che, secondo Guarducci, risulterebbe già pronto per la firma da parte del dottor Squadroni.

fioroni

L’assessore Fioroni alla conferenza

Tutto tace E allora, però, come mai nessuno ha spiegato l’intera vicenda nonostante quel giorno, sotto alle Logge, ci fossero tutti presenti. Non una parola da parte dell’assessore Fioroni che, contattato da umbriaOn prima di entrare al ministero dell’Istruzione a Roma, spiega: «Nonostante non fossi presente, sapevo che durante l’incontro dello scorso 12 maggio era stato trovato un accordo per la sistemazione di tavoli e sedie fuori dalle Logge. Durante la conferenza convocata da Guarducci non c’è stato modo di spiegare tutta la vicenda, non era forse neanche quello il luogo adatto. In tutta la vicenda il Comune è stato sempre spettatore, dal momento che le Logge sono un luogo privato, anche se abbiamo sempre sostenuto un progetto imprenditoriale che, al tempo stesso, ripulisce e riqualifica un piccolo angolo di centro storico».

sloggiaPolemiche strumentali, secondo l’assessore, tutte quelle che nei giorni scorsi hanno portato Umbria grida terra a riempire la pizza protestando per l’ennesima privatizzazione di uno spazio pubblico. E alla domanda se quello poteva essere l’unico progetto di riqualificazione possibile, Fioroni risponde: «Nessuno si è mai fatto avanti, fino ad oggi. Nessuno si è mai interessato a quelle Logge, né alcuna associazione ha mai proposto progetti o eventi al loro interno. Se vogliamo fare un esproprio culturale, come va tanto di moda di questi tempi, allora alzo le mani». Quindi ben venga se un privato riesce a scacciare degrado e spaccio dal centro. «Noi non deleghiamo questi compiti, ma esprimiamo tutto il nostro gradimento e sostegno a chi decide di riqualificare».

«Vigileremo» Come sottolineato dalla Soprintendenza, al Comune spetterebbe il compito di vigilare. «Ma su che cosa dobbiamo vigilare che i tavolini ancora non ci sono? – prosegue l’assessore – qualora la Soprintendenza confermi quel parere, anche se credo la questione si sia risolta, la legge va rispettata e i tavolini non potranno occupare quegli spazi. In quel caso vigileremo».

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