Perugia e Giunti, questione di feeling

Non solo gli anni da calciatore. Anche da ex ‘Chicco’ si è tolto qualche soddisfazione al ‘Curi’. La piazza gradisce la scelta. Per la firma si attende Bucchi

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Esattamente 20 anni dopo la sua ultima partita in maglia biancorossa, Federico Giunti potrebbe tornare al Curi da allenatore del Perugia. Ormai la firma, confermata da più fonti, è imminente. Nei giorni scorsi Giunti era stato avvistato dalle parti di Pian di Massiano, sede del Grifo. Evidentemente non una gita da turista, visto che l’addio di Bucchi sembra scontato.

Attore e spettatore L’ultima volta, ‘Chico’ era stato al ‘Curi’ da spettatore, il 18 maggio, in occasione di Perugia-Salernitana 3-2, la partita che sancì in modo ufficiale l’ingresso dei biancorossi nei playoff. Mentre era il 14 gennaio scorso quando Giunti si è seduto per l’ultima volta su una panchina ai bordi del terreno di gioco di Pian di Massiano. Era la panchina da avversario, però. Lui, alla guida della Maceratese, venne a vincere l’amichevole invernale in preparazione del girone di ritorno (Perugia-Maceratese 1-2). Insomma, il ‘Curi’ gli porta bene.

Trampolino di lancio Già in quella occasione, nella conferenza stampa dopo l’amichevole, fece trapelare tutta la sua felicità ogniqualvolta tornava nello stadio che ha visto la parte migliore della sua carriera da calciatore: dal 1991 al 1997, da ragazzino a uomo. Sette anni lì nel mezzo (166 presenze e 24 gol) che sono stati per lui il trampolino di lancio per una carriera che è passata per Parma e Milano, arrivando fino in Turchia. Nel periodo perugino anche una presenza in nazionale per ‘Chico’, nel novembre 1996, appena due mesi dopo l’esordio in serie A.

La carriera da allenatore Nel 2009 il ritorno a casa, appena per un anno, alla guida degli Allievi Nazionali biancorossi. Altro trampolino di lancio, per un’altra carriera, stavolta da allenatore. Prima in Umbria (Foligno, Castel Rigone, Gualdo), poi a Macerata, nella società che di fatto sta diventando un serbatoio per il Perugia, che dai marchigiani prese anche Cristian Bucchi, destinato ora ad altri lidi.

Effetto domino Già, Bucchi. Dopo il 30 maggio e dopo la cena di fine anno (con quella amabile chiacchierata con il presidente Santopadre), non sono emersi ulteriori dettagli, ma era chiaro che, nonostante il clima cordiale, intenzione del mister fosse di tentare il salto in serie A. Bisognava che si incastrassero un po’ di tasselli, cosa che nell’ultima settimana è puntualmente avvenuta: Spalletti ha lasciato Roma per l’Inter, Di Francesco è in predicato di sedersi sulla panchina giallorossa (incontro decisivo in queste ore) e quindi il Sassuolo ha potuto stringere per Bucchi (che sembra in vantaggio su Nicola del Crotone) dando quindi la possibilità a Santopadre di sbilanciarsi nella ricerca di un nuovo allenatore.

La saga degli ex Con Giunti, potrebbe arrivare anche un altro ex: allenatore dei portieri potrebbe essere Andrea Mazzantini, che ha difeso la porta biancorossa fra il 99 e il 2002. Il vice di Giunti dovrebbe essere Daniele Gregori, già con lui a Foligno. Preparatore atletico Romano Mengoni.

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