Perugia, i migranti puliranno la città

Presentato in comune il progetto ‘Perugia In’: i volontari si occuperanno delle aree verdi e riceveranno un attestato

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Lavori di pubblica utilità, in particolare nelle aree verdi della città, per i migranti accolti a Perugia. Questo il senso del progetto presentato nella mattinata di martedì in Comune.

Il progetto Si chiama ‘Perugia In’ e riunisce la Cooperativa Sociale Perusia, Cidis Onlus, Arcisolidarietà e Caritas, che si occupano di gestire l’accoglienza dei migranti nel capoluogo umbro. La città sarà divisa in sei macro-aree, ognuna con un responsabile deputato al controllo delle attività. Alla fine, i migranti che aderiranno riceveranno un attestato. Una loro delegazione era presente anche alla conferenza: «Partecipare a questi progetti è per noi un piacere perché stando qui abbiamo visto tante cose belle e vogliamo contribuire a migliorarle – hanno detto – siamo a disposizione in ogni momento e per qualunque esigenza».

IN UMBRIA OLTRE TREMILA MIGRANTI

Il Decreto Minniti L’avvio del progetto arriva a pochissimi giorni dall’approvazione definitiva del provvedimento che contiene «disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale», all’interno del quale viene stabilito che i richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza o nel circuito della rete Sprar siano iscritti all’anagrafe della popolazione residente e possano svolgere volontariamente, a titolo gratuito, attività di utilità sociale a favore della collettività locale. Sono esclusi i minori stranieri non accompagnati, per i quali è stata approvata di recente in via definitiva dalla Camera la normativa che introduce in linea generale il principio di specificità delle strutture di accoglienza riservate ai minorenni.

Un progetto virtuoso «Oggi è un momento particolare – ha detto l’assessore Edi Cicchi aprendo l’incontro – abbiamo ragionato su come si potesse operare per realizzare una maggiore inclusione per questo abbiamo deciso di costruire un progetto che, partendo dal desiderio dei migranti di contribuire a migliorare la città, ci consentisse di coinvolgerli direttamente. Ci siamo seduti intorno ad un tavolo e ne è venuto fuori un progetto virtuoso che stabilisce tempi e modi attraverso cui i migranti potranno essere impiegati per aumentare il decoro della città».

Perugia è casa (anche per loro) Sulla stessa linea l’assessore Casaioloi: «Tutti noi consideriamo Perugia come casa nostra: pertanto, guardando il centro storico e gli altri quartieri, ci siamo accorti che basta poco per migliorarli senza bisogno delle grandi opere. Per questo, come ognuno di noi si prende cura della propria abitazione, abbiamo pensato di coinvolgere i migranti programmando interventi di manutenzione che consentiranno di aumentare il decoro di Perugia soprattutto nelle aree verdi».

Cannizzaro: giusta ricompensa per la città Alla conferenza ha partecipato anche il Prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro. «Compito delle Istituzioni – ha detto – è di attuare le politiche nazionali nel miglior modo possibile. In questa materia dell’immigrazione, molto delicata, si può disquisire all’infinito, ma l’esigenza reale è una sola: quando arrivano i migranti devono essere sistemati al meglio, rendendo sostenibile la loro presenza sul territorio per entrambe le parti coinvolte. È noto che il soggetto pubblico sostiene spese importanti per dar vita a questi progetti di accoglienza; ed allora è giusto che questo sacrificio venga in qualche modo corrisposto dagli ospiti, i quali, svolgendo attività in favore della collettività, hanno la possibilità concreta di rendere più utile la loro presenza nelle città. A nessuno, infatti, piace stare con le mani in mano; per questo ben vengano progetti come Perugia In. Purtroppo – ha concluso il Prefetto – non tutti i migranti potranno essere coinvolti nel progetto, tuttavia l’iniziativa è un segnale preciso e chiaro in direzione dell’integrazione e del rispetto della dignità umana».

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