Perugia, il cioccolato diventa internazionale

Eurochocolate si apre all’Africa: siglata una parterniship tra Guarducci e il Gabon

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di M.Lilla

Tra le consuete dolcezze d’ottobre Perugia è sempre più capitale del cacao e del cioccolato. Nella mattina di mercoledì 21 ottobre nella sala d’onore di Palazzo Donini si è tenuto il Summit Internazionale ‘In the Hearth of Choccolate’, appuntamento nell’ambito dell’Eurochocolate World che apre le porte della consueta kermesse perugina ad una internazionalizzazione più incisiva dei rapporti tra i paesi produttori di cacao e quelli trasformatori.

PARLA LUCIO CAPORIZZI – L’INTERVISTA

Eurochoccolate e turismo Il cioccolato e il cacao divengono leva di turismo motivazionale e sostenibile, proprio dall’esperienza dell’evento di Perugia si parte per cercare di sviluppare la propria economia e il proprio sistema produttivo, con un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese. Proprio quest’esperienza di costruzione di itinerari a tema cacao e cioccolato dell’Europa e del’Sud America, stanno divenendo l’esempio per l’Africa e alcuni paesi asiatici per progettare analoghe iniziative.

Protagonismo ivoriano Tra gli ospiti del summit, oltre al malese Loke Fong Han rappresentante economico di ICCO (International Cocoa Organization), era presente anche l’Ambasciatrice in Italia della Costa d’Avorio S.E. Janine Tagliente-Saracino. Paese quest’ultimo che da solo fornisce quasi il 50% del cacao mondiale e che dal 2012, grazie anche all’aiuto dell’altra realtà umbra del cioccolato, Altrocioccolato e del suo ex direttore Andrea Mecozzi, è riuscito a costruire una piccola filiera di produzione del cioccolato indipendente ed eco-solidale, sfidando il sistema commerciale tradizionale che vorrebbe il cacao ancora come un bene coloniale, incapace di svilupparsi e trasformarsi in cioccolato nei territori di produzione delle fave.

Africa e Sud America Se la Costa D’Avorio è destinata a diventare anche un importante realtà nella produzione di cioccolata proprio perché capofila dei produttori, altri paesi produttori hanno pensato di attivare delle collaborazioni con Eurochocolate, attraverso un tentativo di costruire degli impianti di produzione nei propri territori. Un tentativo era stato fatto alcuni anni fa da parte della stessa Eurochoccolate, in virtù di ottimi risultati in collaborazione con i paese produttori di cacao della’America Latina come l’Ecuador. Ora le possibilità sembrano più concrete anche grazie all’ottimo lavoro fatto sull’intero LCuster del cacao all’Expo di Milano dove il padiglione gestito dalla società umbra ha realizzato ottimi risultati piazzandosi tra i primi cluster per presenze e incassi

Eurochoccolate e GabonEurochocolate in Gabon A questo punto un passo ulteriore sembra possibile e il sogno di produrre cioccolato anche in Africa si possa avverare nei prossimi anni non solo in Costa d’Avorio ma anche in un altro paese africano: il Gabon. Proprio la kermesse 2015 dell’Eurochocolate è stata l’occasione giusta per la società che fa capo a Eugenio Guarducci, per sottoscrivere una partnership con il braccio operativo del Ministero dello Sviluppo sostenibile e dell’Economia del Gabon. «Per questo – afferma Bruno Fringuelli, Direttore Generale di Eurochocolate –, vogliamo contribuire concretamente a promuovere la produzione e commercializzazione di prodotti finiti in Cioccolato, vorremmo organizzare entro il 2016 un educational trip, invitando in Gabon alcuni cioccolatieri italiani e internazionali che possano trasferire in loco il loro know-how, per iniziare a perseguire l’obiettivo a medio termine di creare uno stabilimento sul posto di trasformazione del cacao, per la produzione di cioccolato secondo una filiera corta con risorse e gestione interamente gabonesi».

Coltivazione e Produzione
Gli obiettivi sono ambiziosi e vorrebbero portare il Gabon tra i primi 15 paesi esportatori di Cacao, oltre ad un supporto al settore della trasformazione artigianale, potenziando le capacità organizzative e lo sviluppo di un marchio per la commercializzazione del Cacao e del Cioccolato gabonesi. Grazie all’accordo siglato verranno inoltre garantite una forte visibilità e delle ricadute positive a diversi livelli (leadership istituzionale e business privato) e a vantaggio di vari settori (agricoltura, commercio, industria e tursimo), nonché la collaborazione per l’organizzazione di una prima edizione del Festival del Cioccolato in Gabon. Ad oggi il paese africano produce attualmente 500 tonnellate di cacao all’anno, principalmente della varietà forastero. Alla coltivazione, che impegna ben 8.000 produttori è destinata un’area di 4.000 ettari. Il piano strategico di rilancio prevede che entro il 2025 l’area destinata alla coltivazione salga a 10.000 ettari e la produzione arrivi a 3.000 tonnellate.

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