Perugia, la fotografia come psicoterapia

Nel 2018 la quinta edizione del Perugia Social Photo Fest proporrà una settimana di eventi sul tema. Ospite Judy Weiser

Condividi questo articolo su

La fotografia può essere utilizzata come terapia dell’anima. Ne sono convinti gli organizzatori del ‘Perugia Social Photo Fest’ che si terrà nel capoluogo umbro fra un anno, nel 2018 (da sabato 10 marzo a domenica 8 aprile), ma il cui programma è già stato presentato.

Sete giorni di (foto)terapia Uno degli appuntamenti è appunto la ‘Settimana della Foto-Terapia’, occasione di formazione e confronto con i maggiori esperti del settore a livello nazionale e internazionale. Previsti workshop formativi, progetti terapeutici e una conferenza internazionale sull’uso terapeutico della fotografia, oltre che un esclusivo stage intensivo sulle tecniche di fototerapia con Judy Weiser, psicologa, arte terapeuta, fondatrice e direttrice del ‘Centro di Foto-Terapia’ di Vancouver (Canada) ed è ritenuta la più grande esperta mondiale del settore.

Il sostegno ai terremotati Il Social Fest è nato nel 2012 con l’obiettivo di utilizzare la fotografia anche per parlare di altro: non è solo una rassegna fotografica ma un’organizzazione sempre presente sul territorio che, nel biennio tra un’edizione e l’altra, avvia ulteriori iniziative in ambito terapeutico e ad azione sociale. Lo scorso anno, ad esempio, sono state avviate diverse iniziative in favore delle popolazioni colpite dal terremoto con il progetto #togeterstronger (insieme più forti): tutti gli autori che hanno esposto a Perugia hanno donato una loro fotografia. Le stampe sono state messe all’asta su internet e il ricavato è stato interamente devoluto ad un’associazione di Rieti impegnata nell’accoglienza e nel sostegno dei bambini sopravvissuti al sisma.

Il tema della pelle Nel 2016 il tema della manifestazione era la ‘cecità’, intesa non solo come incapacità di vedere attraverso gli occhi ma anche come atteggiamento emotivo e sociale. Nell’edizione del 2018 (la quinta) il tema è ‘The skin I love’: la pelle come identità, come confine, come comunicazione, come relazione. Su questo concept si confronteranno fotograficamente artisti italiani e internazionali ed esperti di fotografia terapeutica, in un dialogo fatto di mostre, incontri formativi, workshop e presentazioni.

Il direttore Turchetti «Grazie al Perugia Social Photo Fest – ha detto il direttore artistico Antonello Turchetti – negli anni la tematica della fotografia sociale e terapeutica ha ottenuto sempre maggiore visibilità e popolarità, scontrandosi a volte con inevitabili confusioni su cosa sia veramente definibile terapeutico e cosa no, soprattutto quando si impiega il mezzo fotografico. Siamo orgogliosi di essere riusciti a portare in ogni edizione il nostro contributo per mostrare il ruolo della fotografia nell’indagare tra le pieghe della nostra umanità».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli