Perugia: «L’incuria provoca drammi»

Alessio Cavalieri, coordinatore della segreteria del Partito Democratico, attacca il Comune dopo quanto accaduto domenica

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Alessio Cavalieri

Alessio Cavalieri

di Alessio Cavalieri
Coordinatore della Segreteria
del Partito Democratico di Perugia

Giovedì 26 maggio 2016 a Sant’Andrea delle Fratte all’alba una persona ha perso la vita in un incidente stradale. Purtroppo non sarebbe niente di nuovo, se non fosse che l’incidente mortale è avvenuto in un incrocio dove da anni ne accadono a ripetizione. Il punto è quello tra via Penna, via Migliorati e via Pantaleoni nella zona industriale che tutti si affrettano sempre a dire essere la più grande della regione.

Zona industriale che evidentemente non è assolutamente al passo del ruolo che dovrebbe avere. Tante, troppe volte, sono stati promessi investimenti, che non sono arrivati. In questi mesi si è lavorato sul rinnovo di tutta l’illuminazione pubblica, ma molti sono gli interventi da fare, tra gli altri ovviamente il miglioramento della viabilità.

Lavoro a venti metri da quell’incrocio da tredici anni, e in tutti questi anni non sbaglio se dico che di incidenti in quel medesimo punto, ce sono stati più di cinquanta.

Forse esageravo ad indicare questa cifra, ma in difetto evidentemente. Questa mattina, infatti, un nuovo incidente è avvenuto nel medesimo incrocio. Confrontandomi con i vigili intervenuti sul posto, mi hanno testimoniato il continuo pericolo dettato dall’incrocio. Durante i loro rilievi di rito in più di un’occasione si è andati vicini ad un nuovo incidente.

La viabilità è un tema importante e fondamentale. Quell’incrocio non rispecchia assolutamente i canoni di sicurezza, da qualsiasi punto ci si arrivi. Mi si dirà che il 26 maggio la morte di una persona è stata causata perché il ragazzo che ha causato l’incidente guidava in stato di ebbrezza. Sicuramente sarà stato uno dei motivi principali, ma la statistica e i numeri lasciano poca immaginazione. Quell’incrocio è pericoloso a prescindere dall’alcol.
Immaginatevi via Sandro Penna.

E’ un rettilineo di 1,5 chilometri che troppe volte sembra assomigliare ad un circuito dove effettuare corse. Via Piermarini, via Pizzoni, via Pantaleoni, via Migliorati, strada Battifoglia si inseriscono così nel rettilineo di via Penna, e nella concitazione del traffico di Sant’Andrea delle Fratte, la pericolosità di ogni punto è sempre costante.
Credevo che la morte di una persona sarebbe stata un importante motivo per cercare una rapida soluzione al problema.

La stessa mattina del 26 maggio scrissi un’email al Sindaco Romizi e al comando della Polizia municipale del Comune di Perugia per sollecitare in tal senso. Con mio dispiacere non ho ricevuto alcuna risposta.

Perugia nella giornata odierna si è risvegliata con punti della città sommersi da fango e con angoli che portano segni ben visibili del nubifragio che si è abbattuto sulla città nella giornata di ieri. Allagamenti, frane, strade distrutte. Sembrano problematiche distanti tra di loro, ma che devono farci comprendere l’importanza che rivestono la gestione dei territori, le manutenzioni, la tutela dell’ambiente, e altresì il controllo e il mantenimento della sicurezza in ogni quartiere della nostra città, anche nelle strade.

Concludo dicendo che non ho una soluzione certa e definitiva del problema evidenziato, ma con questo mio appello, oltre a chiedere un riscontro a quanto scritto, chiedo altresì di aprire un confronto con le attività dell’intera zone, laddove venga ritenuto necessario, al fine di avere un quadro ancora più delineato per trovare insieme una soluzione a questo problema che sta avendo dei contorni drammatici.

 

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