Perugia: «Sulla scuola abbiamo sbagliato»

La Società di Mutuo Soccorso sbaglia e chiede scusa per l’errore commesso

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Un errore. Per il quale la Società di Mutuo Soccorso di Perugia chiede scusa. Prima c’era stata la lettera, che qui sotto è riportata. Poi, però, è arrivata la correzione in corsa: «Avevamo appreso che era stato cambiato il nome ad una scuola cittadina intitolata a Mario Grechi. Le cose non sono proprio così: la scuola Mario Grechi di San Sisto ha cambiato nome, che però è stato mantenuto a quella di Castel del Piano – Fontignano che prima era accomunata con quella di San Sisto. Anche se eravamo stati tratti in inganno, quando si fanno errori e/o imprecisioni si chiede scusa e noi lo facciamo»

di Vanni Capoccia
della società di Mutuo Soccorso di Perugia

Apprendiamo che è stato cambiato nome alla scuola ‘Mario Grecchi’ di San Sisto, intitolandola a Dante Alighieri.

Con tutto il rispetto che merita il Padre della nostra lingua è una notizia che ci ha lasciato di stucco, anche perché convinti che si potevano trovare mille altri modi per ricordare il nostro Poeta senza offendere la memoria di questo ragazzo.

Mario Grecchi, insieme a Primo Ciabatti, è il più amato dei nostri partigiani. Lo è perché a diciotto anni rimase ferito in uno scontro e per poterlo fucilare gli fecero trasfusioni di sangue per mantenerlo in vita.

C’è una lapide che ricorda questo suo sacrificio, stava andando distrutta nelle demolizioni dell’ospedale di Monteluce e fummo noi della Società di Mutuo Soccorso, assieme all’Anpi e all’Associazione mazziniana ad impedire che finisse tra le macerie, ora si trova all’ingresso del Silvestrini.

Mentre, nella cripta della sua tomba al cimitero monumentale è conservato il palo al quale lo legarono per fucilarlo.

Chi ha deciso di togliergli la scuola a lui dedicata, se fosse andato lì sotto a vedere quel palo ed avesse letto la commovente lettera, pubblicata ne ‘Lettere dei condannati a morte della Resistenza’, che Mario scrisse alla madre, al babbo ed ai fratelli prima di morire, forse, non gli avrebbe fatto il torto che gli ha fatto:

“Mamma, papà, fratelli, vi lascio terribilmente addolorato per non avervi potuto rivedere. Perdonatemi se vi ho procurato qualche dispiacere. Vi ho sempre voluto tanto bene. Perdonate quest’ultimo male e inviatemi la vostra Santa benedizione. Muoio con la sicurezza di non aver fatto mai male a nessuno. Pregate per me.
Per sempre vostro
Mario”

Tra pochi giorni sarà il XX giugno e noi, come ogni anno, saremo lì. È un momento di commemorazione. Quest’anno alla mestizia che sentiamo al Monumento al XX Giugno ed alla lapide, quando vengono messe le corone ai nostri Patrioti ed ai nostri Partigiani, si unirà anche la vergogna per il torto che Perugia ha fatto a Mario Grecchi, morto a diciotto anni per noi, per la libertà di cui stiamo godendo.

 

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