Perugia, si va a scuola schivando siringhe

Accade a Sant’Erminio, davanti al palazzetto dello sport e vicino alla materna. Lo sfogo dei genitori: «Non siamo tranquilli»

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di L.P.

E’ un normale pomeriggio d’inverno, come tanti. Piove da giorni, così i bambini vengono accompagnati al palazzetto dello sport per le attività extrascolastiche dai genitori, con la macchina. C’è chi riparte subito, chi si ferma in macchina nell’attesa di riportare a casa il proprio figlio e chi invece decide di aspettare lì e scendere dall’auto per fare due passi con il cagnolino al guinzaglio nel parchetto circostante.

Il palazzetto dello sport a Sant’Erminio

La siringa E’ così che una mamma, nei giorni scorsi, si è imbattuta nell’ennesima siringa conficcata nel terreno chissà da quanti giorni. «Passeggiavo col mio cane nell’area verde che circonda la palestra – racconta – e ho trovato questa siringa per terra, infilzata proprio». Come lei a passeggiare nel parco di Sant’Erminio, quello che sta davanti alla scuola, dell’infanzia e primaria, e che circonda la struttura del palazzetto dello sport, ogni giorno ci sono famiglie, bambini, residenti. «Non capisco – prosegue indignata la mamma – come si possa permettere uno scempio del genere a due passi da una scuola elementare».

A pochi passi dalla scuola La siringa, purtroppo non la prima, era su un’area scoscesa dove si trova un passaggio pedonale con degli scalini, dove il passaggio tra via Leon Battista Alberti incrocia via Gattapone, una zona completamente circondata da palazzi, un’area residenziale per famiglie, con un bar a pochi metri e un supermercato poco più in là. «E se a trovare la siringa fossero stati dei bambini? Se qualcuno ci fosse inciampato? Va bene che non è il centro storico – prosegue – ma questa è una tranquilla zona residenziale, non è possibile che di notte venga frequentata da tossicodipendenti o spacciatori».

Il percorso

Sant’Erminio Quando le luci degli impianti si spengono, chiude il bar e anche il supermercato, il parchetto di Sant’Erminio diventa luogo frequentato da chiunque e con la complicità dell’oscurità, come raccontano altri residenti «di notte vengono qui a drogarsi. Nessuno li vede o li sente, ma questa non è la prima volta che vengono trovate siringhe a terra o resti di droga consumata al riparo da sguardi indiscreti». Accade, tutto, a pochi chilometri dall’acropoli e per risolvere il problema non basta rivolgersi alla Gesenu per la bonifica dell’area. «Puliscono ma poi ritornano – commenta un altro signore davanti al bar – servirebbero più forze dell’ordine e una maggiore illuminazione notturna».

La scuola dell’infanzia e primaria di Sant’Erminio

‘Campi minati’ Intanto la segnalazione è stata fatta, è anche per evitare preoccupazioni che spesso i genitori aspettano che i propri bambini terminino la lezione di pallavolo direttamente al parcheggio fuori dal palazzetto. Ma non basta, dicono in molti, «Non si può accettare che i nostri figli debbano attraversare dei campi minati da siringhe per andare a scuola o fare sport il pomeriggio. Va tutto bene finché qualcuno non si ferisce o non accade l’irreparabile. Senza contare le condizioni del parchetto – aggiungono altri genitori – le buche e le pozze d’acqua create dalla pioggia, il degrado e la fatiscenza delle panchine. Ma sono dettagli rispetto a quando uno si trova la siringa davanti all’uscita da scuola».

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