Perugia: «Siringhe vicino a una scuola»

Trivate nei pressi dell’Istituto Comparozzi. Marchetti (Lega Nord): «Servono telecamere come deterrenti, pattuglie sempre in circolazione e maggiore illuminazione»

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Le siringhe, trovate nei pressi dell’istituto Comparozzi, in zona Madonna Alta a Perugia, hanno provocato le proteste dei genitori. A sollevare la questione, il commissario Lega Nord Perugia, Riccardo Augusto Marchetti, che ha parlato con alcuni familiari degli studenti e ne ha riscontrato le giustificate preoccupazioni.

L’allarme «Trovare delle siringhe usate, accanto al giardino di una scuola pubblica credo sia inaccettabile per chiunque, ancor più per i diretti interessati che quotidianamente devono gestire il problema. A quanto ci risulta la problematica è già stata sollevata alla dirigenza scolastica, la quale è corsa ai ripari chiedendo l’intervento di Gesenu ogni mattina, per bonificare l’area. A mio parere il problema va risolto alla radice impedendone il reale sviluppo, non certo cancellando quotidianamente il degrado di un’area sempre più in balìa di se stessa».

Le rivendicazioni Secondo Marchetti, «occorre un deterrente per arginare il problema e l’installazione di telecamere fisse potrebbe essere una soluzione, unitamente ad un costante controllo da parte delle forze dell’ordine e a una maggiore illuminazione. L’intera zona necessita di una maggiore vigilanza, dall’istituto Comparozzi, al villaggio Kennedy, fino a Fontivegge da anni teatro di degrado e criminalità. I genitori – precisa Marchetti – sono seriamente preoccupati e hanno tutta la mia solidarietà. Non più di un mese fa, a Terni, un bambino della scuola materna si ferì con una siringa sporca gettata nel giardino della scuola, l’amministrazione comunale intervenga quanto prima con l’installazione delle telecamere di sicurezza e una maggior illuminazione della zona, al prefetto chiediamo di tenere sotto controllo, con tutti i mezzi a lui disponibili, queste zone così degradate di Perugia, ancor più se le potenziali vittime sono dei minori indifesi»

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