Perugia, targa e busto per l’eroe Evangelisti

Da Barton segno di ‘pacificazione’ con la parte di città legata all’eroe perugino, dopo la nuova intitolazione commerciale del palazzetto

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C’erano state polemiche da una parte della città sul nuovo nome commerciale del palazzetto dello sport di Pian di Massiano, quello dove gioca la Sir, che con la nuova sponsorizzazione prende (per almeno due anni) il nome di PalaBarton, scalzando di fatto l’intitolazione a Giuseppe Evangelisti sportivo ed eroe risorgimentale di Perugia.

LE POLEMICHE: «OFFESA ALLA MEMORIA DI EVANGELISTI»

La targa con la storia dell’eroe

Il busto, la targa, la tomba Per sancire una pace simbolica con questo pezzo di storia della città, durante la cerimonia di ufficializzazione del cambio di denominazione – alla presenza del sindaco Andrea Romizi e dei titolari del gruppo Barton, i fratelli Mauro e Silvano Bartolini – insieme alla targa di denominazione è stato scoperto anche il busto di Evangelisti appena restaurato dal nuovo sponsor: un modo per sottolineare che non verrà meno il nome giuridico-istituzionale del palazzetto dello sport di Pian di Massiano, che è e resta intitolato a Giuseppe Evangelisti, ma solo quello commerciale.

I lavori L’opera di restauro del busto – che è lì dal 1989 – è consistita in un consolidamento della struttura e nella pulitura della base e del busto stesso. Modificata anche la siepe per consentirne una maggiore fruizione, con l’abbassamento del cordolo e l’installazione di due faretti per consentirne l’illuminazione. La targa invece, apposta lungo il corridoio dell’ingresso atleti che porta all’interno del palazzetto, racconta la vita di Giuseppe Evangelisti così come trasmessa da una tradizione soprattutto orale: un modo, sottolineato dalla grafica fresca e diretta, per far approfondire in particolare ai giovani un personaggio che tanto ha dato alla storia di Perugia e d’Italia. Annunciata anche l’intenzione di restaurare la tomba di Evangelisti al cimitero monumentale, qualora la Soprintendenza e gli eredi dello stesso Evangelisti concedano l’autorizzazione.

La cerimonia

«Si chiude un cerchio» «Oggi ci troviamo nella casa dello sport dei perugini – ha sottolineato Mauro Bartolini in apertura – con un’iniziativa che, per noi, chiude un ciclo, avviatosi con l’inaugurazione del Barton Park solo una settimana fa, che sarà aperto a tutta la città dal 2 settembre prossimo. Ma la nostra azione non è puramente commerciale. Al contrario, intendiamo dare l’avvio ad un processo di riqualificazione dl palazzetto, che ne ha bisogno e lo merita. Non è nostra intenzione neanche quella di offuscare la figura di Giuseppe Evangelisti, ma piuttosto di dargli il giusto rilievo, quale esempio da seguire in tutti i campi della vita». «Tutto ciò per noi è orgoglio e emozione – ha spiegato Silvano Bartolini, illustrando gli interventi – perché siamo perugini, viviamo e lavoriamo a Perugia. Questo è il palazzetto dello sport, ma anche della musica, del teatro, dei saggi. È, insomma, il palazzetto delle emozioni. Per questo, sulla facciata sud abbiamo installato il naming con le stelle, perché ogni stella è un’emozione e ciascuno può scegliere la sua».

«La storia va vissuta, non solo ricordata» «Una città può dirsi viva – ha concluso il sindaco Andrea Romizi – quando non solo riesce ad avere una memoria storica, ma sa anche viverla, valorizzando le eccellenze che ha. Abbiamo cominciato ad utilizzare schemi nuovi, che vedono insieme pubblico e privato per migliorare e incrementare i servizi per la città. E devo dire che i perugini stanno rispondendo bene – ha precisato, ricordando il ricorso ad Art Bonus e alle sponsorizzazioni – ed è proprio grazie a questa disponibilità che l’amministrazione riesce a fare grandi cose». Romizi ha quindi tenuto a precisare ancora una volta come l’intitolazione del palazzetto a Giuseppe Evangelisti sia quella perenne e istituzionale, a cui si affianca il naming commerciale, «grazie al quale – ha concluso – è stato possibile riqualificare un’area tra le più belle della nostra città».

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