Perugia, terrorismo: espulsa donna 44enne

La Digos la teneva d’occhio da tempo. E’ ritenuta ‘pericolosa per la sicurezza nazionale’. Rimpatriata in Marocco dalla polizia di Perugia

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Una cittadina marocchina 44enne residente a Perugia, ritenuta vicina allo Stato Islamico, è stata espulsa venerdì pomeriggio dagli agenti della questura perugina, in esecuzione di un decreto del ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

Espulsa La donna sarebbe stata individuata attraverso alcuni contenuti, pubblicati su Facebook che ne ha bloccato il profilo, che la identificherebbero come estremista, ideologicamente vicina all’IS. In particolare avrebbe manifestato aperta ostilità verso i paesi occidentali, ma anche gli sciiti e gli ebrei, con chiare frasi di sostegno alla jihad.

Una vita normale Da mesi la Digos di Perugia stava indagando su di lei. Residente da anni città, con lavori saltuari come collaboratrice domestica, per diverso tempo ha condotto una vita assolutamente normale, se non proprio in linea con i costumi occidentali.

La svolta radicale Da un certo momento in poi la 44enne avrebbe iniziato a radicalizzarsi sempre di più, indossando il velo quando per anni aveva vestito in tutt’altro modo e – soprattutto – entrando a contatto, via web, con gruppi e soggetti ideologicamente vicini allo Stato Islamico. Il tutto continuando a condurre una vita apparentemente irreprensibile, tanto che le coinquiline – connazionali con cui condivideva un appartamento a Perugia – non avrebbero mai notato nulla di particolarmente strano.

Estremista In realtà la donna, ritenuta ‘pericolosa per la sicurezza nazionale’, aveva già completato la sua svolta radicale, con toni e contenuti sempre più marcati che non sono sfuggiti alla procura di Perugia e alla polizia di Stato. Elementi che hanno spinto il ministro a firmare il decreto di espulsione, eseguito venerdì dagli agenti della questura di Perugia che l’hanno accompagnata fino a Casablanca con un aereo partito da Fiumicino.

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