Perugia, una rotonda in onore degli Etruschi

Inaugurata fra Piscille e Ponte San Giovanni, davanti al nuovo sottopasso. L’incisione ricorda i ‘progenitori’ dei perugini. Il mistero del Grifo sparito

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Erano rappresentati Comune, Provincia e Regione all’inaugurazione della rotatoria all’ingresso di Ponte San Giovanni, proprio davanti al sottopasso aperto nei giorni scorsi. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Romizi, l’assessore Francesco Calabrese, l’assessore regionale Giuseppe Chianella, la consigliera provinciale Erika Borghesi e i tecnici che hanno lavorato all’intervento.

Calabrese parla osservato da Chianella e Borghesi

Calabrese parla osservato da Chianella e Borghesi

La statua Volumnia Sulla rotatoria c’è la statua intitolata «Volumnia», dedicata all’ingegnere Alfonso Scandellari e realizzata dallo scultore perugino Massimo Arzilli. L’opera è composta da sei stele in laterizio armato, di cui una – la più alta – sormontata dalla statua di un grifo in ferro battuto (e non più in terracotta, come era stato annunciato). «I materiali utilizzati (il mattone moderno, il ferro profilato e ritagliato) – ha spiegato Arzilli – stanno proprio a richiamare la produzione industriale, l’industria metallurgica e la manodopera metalmeccanica, tutte opere umane che, fin dall’epoca etrusca, caratterizzano fortemente quest’area. Ad esse si aggiungono la spirale, simbolo dell’eternità, cara agli Etruschi stessi e il Grifo, rappresentato su quattro stele, quasi una rosa dei venti per la conoscenza dell’uomo».

«Cantiere modello» Un cantiere «particolarmente complesso», lo ha definito Calabrese, ma anche un «cantiere modello», per il fatto che ha rappresentato un punto di continuità istituzionale tra la precedente amministrazione e l’attuale. «Modello anche nelle relazioni interistituzionali con la Regione dell’Umbria – ha aggiunto Calabrese – che lo ha accompagnato finanziariamente. Ma modello anche nelle relazioni con i cittadini, con cui è stata mantenuta, per tutto il tempo, un’interlocuzione costante e una condivisione di intenti e azioni, così come con le imprese locali che vi hanno lavorato».

La scritta Velimna sulla rotatoria

Gli Etruschi scrivevano da destra a sinistra

Chianella: viabilità ma anche cultura «Un progetto di fluidificazione del traffico che, allo stesso tempo, è anche un richiamo alla cultura e alla storia etrusca del territorio e un evidente intervento di riqualificazione urbana», ha detto l’assessore regionale Chianella, ricordando il finanziamento della Regione, risalente al settennato 2007/2013.

VELIMNA: LE CELEBRAZIONI IN QUESTI GIORNI

Romizi: arte e storia «Quest’area è diventata una cerniera importante per Ponte San Giovanni – ha detto il sindaco Romizi – ma, attraverso questa rotonda, è anche un modo per recuperare la nostra storia. Per questo la scultura di Massimo Arzilli che è posta al centro della rotatoria e l’intitolazione ad Alfonso Scandellari non solo non sono in contrasto, ma anzi vanno nella stessa direzione, quella di farci riappropriare di tutta la storia della città. Non a caso, la prima opera di illuminazione di quest’area, di cui fu artefice Scandellari, avvenne nell’800, quando fu riportata alla luce anche la necropoli dei Volumni».

Due cantieri Si è trattato di due cantieri successivi ma senza soluzione di continuità. Il primo – completato già a settembre 2015 – ha riguardato la realizzazione del nuovo sottopasso Fcu, della rotatoria fra la strada dei Loggi e via Volumnia, dei relativi percorsi pedonali adiacenti, di tutte le relative infrastrutture tecnologiche, quali l’impianto di sollevamento delle acque bianche e l’impianto di pubblica illuminazione a led, la riqualificazione pedonale, la ribitumatura di strada dei Loggi fino all’intersezione con strada Ferrini e la sostituzione di un tratto di rete fognaria lungo la medesima strada dei Loggi. Il tutto per un costo finale di 3 milioni e 400mila euro.

Gli oneri di urbanizzazione Il secondo cantiere ha riguardato, invece, la realizzazione delle opere residue, necessarie a permettere il completamento e la messa in esercizio di tutta la nuova viabilità complessiva di Ponte San Giovanni, prevista dai vari strumenti di pianificazione urbanistica. Questo secondo gruppo di opere prevedeva la realizzazione da parte delle imprese come oneri di urbanizzazione, però non eseguiti a causa della crisi edilizia di questi anni. Scaduti i termini della convenzione a febbraio 2016, l’amministrazione ha esercitato la relativa polizza fidejussoria (di circa 450mila euro) per completare comunque i lavori.

Il Grifo ‘sparito’

Il mistero del Grifo Domenica mattina di apprensione per molti perugini che – passando in zona – si sono resi conto che la statua del Grifo era sparita dalla rotatoria. Qualche ora di preoccupazione: si pensava ad un furto goliardico, magari per rivalità calcistiche. Invece, è bastata qualche telefonata per appurare che si trattava di un intervento tecnico: «È stato rimosso perché non era stato fissato in modo definitivo – dice a umbriaOn l’assessore Calabrese – lunedì sistemano anche alcune rifiniture che la pioggia degli ultimi due giorni non aveva consentito di fare». Un chiarimento anche a proposito del materiale (nel comunicato stampa era stata annunciata la terracotta, invece la statua è in ferro): «Alla fine si è optato per il ferro battuto perché Arzilli lo ha ritenuto più bello ed evocativo della storia etrusca».

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