Perugia vs Curva Nord: guerra di comunicati

Gli ultras rispondono al presidente Santopadre: «Farneticante il suo comunicato, non c’è stata violenza». Ormai è scontro, ma al Curi i tifosi «sosterranno la maglia»

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Quando si vinceva a fine partite il presidente Santopadre andava sotto la curva ad esultare e il suo balzo verso i tifosi era sottolineato da un «Olé» da parte di tutto lo stadio. È passato meno di un mese – l’ultima volta fu contro il Frosinone, ormai 28 giorni fa – ma sembra una vita. Sono bastate 4 sconfitte consecutive per trasformare un apparente idillio in una guerra aperta.

Fumogeni a Pian di Massiano

La contestazione: fumogeni e sassi Al ritorno da La Spezia la squadra è stata accolta con una contestazione per certi versi inaspettata, non tanto per i contenuti quanto per i modi: il bus è stato bloccato, sono stati accesi dei fumogeni ed è volata qualche pietra. Le foto e i video della contestazione con quelle sfumature di rosso acceso, davano l’idea che si fosse verificata quasi una guerriglia. Non è stato così. Certo, non è stata nemmeno pacifica: le pietre ci sono state, così come i calci e i pugni verso il bus.

Giocatori impauriti, Questura al lavoro Un episodio che ha segnato profondamente il rapporto fra squadra, società e tifosi. In particolare i giocatori più giovani sono rimasti molto impauriti. Impaurito anche l’autista, il cui finestrino è stato rotto da un sasso, mentre un altro ha raggiunto un finestrino poco distante dal posto che occupava Federico Giunti. Nessun dubbio che si tratti di un episodio da denunciare e condannare. Nel vero senso della parola: la Questura è al lavoro per fare le sue indagini e prendere i provvedimenti del caso.

Bus accerchiato

A 4 punti dalla vetta Denuncia e condanna che sono arrivate unanimamente da tutti i commentatori mentre invece i tifosi – sui social e nei consueti punti di ritrovo – hanno largamente condiviso l’atteggiamento del gruppo di ultras che sabato sera era a Pian di Massiano a protestare. A scorrere i commenti, si leggono poche posizioni di dissenzo all’interno del tifo biancorosso. Non sorprende quindi che dopo la presa di posizione del presidente Santopadre – che domenica ha ordinato il silenzio stampa come segno di protesta per l’aggressione subita – da parte del tifo organizzato sia arrivata una risposta ben più decisa, ad ulteriore sottolineature del clima di tensione che si è creato, appena ad ottobre e con una squadra che, nonostante le 4 sconfitte consecutive, è ad appena 4 punti dal primo posto.

Il comunicato della Curva «A fronte del comunicato farneticante firmato dal presidente – scrivono sul proprio gruppo ufficiale i tifosi della Nord – in merito ai fatti della contestazione di sabato sera, ci vediamo costretti a ribattere le accuse che ci vengono mosse. Parlare di comportamento violento o di aggressione è totalmente fuori luogo. Ciò che è avvenuto è nient’altro che una pesante contestazione, più che legittima e motivata a nostro avviso, dopo tutto il supporto e il calore dimostrato dalla Curva anche in questo difficile periodo e agli appelli d’impegno e determinazione rimasti inascoltati. Nessuno all’interno del pullman e fuori è stato oggetto di aggressione personale se non verbale, né è rimasto in qualche modo ferito, pertanto strumentalizzare un vetro rotto e qualche fumogeno è veramente un colpo basso e vile».

Il comunicato su Facebook

Il concetto di ‘violenza’ «Se ‘violenta’ viene considerata una contestazione, ‘violento’ e offensivo – scrivono gli ultras – è anche il presidente, che a più riprese in queste settimane si è espresso su quotidiani e televisioni locali con dichiarazioni finte e accomodanti, facendosi beffa di tutto il popolo biancorosso. ‘Violenza’ sono anche le prestazioni dei giocatori cosiddetti ‘professionisti’ a discapito di tutti quei tifosi, che in nome della sola passione, spendono soldi, tempo e fanno sacrifici al seguito di una squadra indegna. Questo comunicato è il triste tentativo, da parte del presidente, di creare una frizione tra i tifosi biancorossi, di creare una spaccatura prima che questi si coalizzino, oltre che contro giocatori e allenatori, anche contro la società e la dirigenza tutta. Purtroppo questa strada non funziona, il popolo del Grifo, i Gruppi Ultras e la Tifoseria Perugina tutta domani sera sarà come sempre al fianco del Perugia e sosterranno la maglia uniti. Al di là di risultato, categoria, giocatori, allenatore e presidente. Perugia siamo noi, voi siete solo di passaggio».

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