Piediluco: «Da due anni senza bancomat. Disagi ma pure danni»

I residenti: «Si parla di turismo, di sviluppo, di investimenti, ma ad oggi rimangono sempre e solo chiacchiere»

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«Sono passati un paio di anni da quando l’unico istituto di credito presente a Piediluco ha chiuso. Oltre al normale disagio per la chiusura, se n’è aggiunto anche un altro che secondo noi è ancora più grave». A parlare sono alcuni residenti del paese che sottolineano come Piediluco, non avendo più uno sportello bancomat o comunque nessun sistema per effettuare prelievi di denaro contante, «costringe residenti e turisti ad arrivare ad Arrone oppure a Terni, affrontando così circa 30 chilometri complessivi tra andata e ritorno». Secondo i residenti è «assurdo che un luogo con la sua connotazione turistica, non abbia uno sportello bancomat e che ad oggi tutte le richieste fatte agli enti preposti siano risultati solo chiacchiere su chiacchiere».

Danno economico

I residenti hanno decine di esempi di turisti che «nell’estate appena trascorsa non hanno potuto prelevare denaro contante e di conseguenza non hanno potuto effettuare acquisti di nessun genere. Un danno all’economia locale e alle attività che con molta fatica stanno lavorando tutti i giorni per dare più servizi alle migliaia di turisti che giungono in paese. Va tenuto anche conto che tutti gli esercenti ormai sono costretti ad avere il pos, ma a Piediluco chi lo utilizza non appoggiandosi alle banche, ma usando la rete internet, spesso trova difficoltà di connessione e relativa riuscita della transazione».

Investimenti

«Ci ritroviamo quindi nuovamente a richiedere che venga ripristinato il servizio bancomat a Piediluco, così come a Marmore paese, che addirittura non ha mai avuto uno sportello. Si parla di turismo, di sviluppo, di investimenti, ma ad oggi rimangono sempre solo chiacchiere che non hanno portato a nulla. Lo sviluppo e gli investimenti sono sempre sulle spalle di associazioni e privati che investono migliaia di euro, che affrontano quotidianamente tutte le difficoltà di una realtà che non è mai stata presa in considerazione seriamente. Noi ci abbiamo creduto e ci crediamo – concludono – ma serve anche l’intervento delle istituzioni locali».

Servizi bancari Piediluco e Marmore: «Non indebolire»

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