Pnrr Terni, salta un contratto da oltre 162 mila euro: risoluzione dopo soli tre mesi

Il Comune ‘taglia’ con la Reale & Partner srl per «gravi inadempimenti»

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di S.F.

Gravi inadempimenti contrattuali. Questa la ragione che ha portato alla risoluzione contrattuale per uno degli appalti legati al Pnrr di Terni: c’è lo ‘strappo’ tra il Comune di Terni e la società romana Reale & Partner srl, aggiudicataria nell’estate 2023 di un appalto dal valore complessivo di oltre 162 mila euro per la rete di servizi di facilitazione digitale. Firma il dirigente all’urbanistica Claudio Bedini.

Il dirigente Bedini

Cosa è successo

La gara era stata aggiudicata lo scorso ottobre per 162 mila euro con target sulle persone della fascia 18-74 anni che non hanno nessuna o bassa competenza digitale o che non hanno utilizzato Internet negli ultimi tre anni. Contratto sottoscritto l’11 dicembre e via con la fase attuativa – di mezzo c’è tutta la zona sociale 10 del Ternano – con focus sull’attivazione di quattro facilitatori ed i presidi Digipass sul territorio, in aggiunta a quello del Comune. Ed ecco il problema: il Rup, l’architetto Roberto Meloni, ha proposto nei giorni scorsi la risoluzione per «gravi inadempimenti contrattuali». Per cosa? Tra i motivi ci sono «la mancata nomina dei facilitatori previsti e mancata apertura dei nodi/presidi, avvenuto licenziamento delle facilitatrici, difficoltà operative e andamento del target T1 e T2 non in linea con il cronoprogramma». E altro ancora. Contraddittorio e partita chiusa. Anche perché la «Reale&Partners. oltre ad aver accettato l’ipotesi di risoluzione consensuale, adducendo a tal fine motivazioni non legate al rapporto contrattuale con il Comune di Terni», non ha fornito «riscontro in merito ai rimedi richiesti». In ogni caso le facilitatrici potrebbero essere riassorbite con il prossimo appalto.

A cosa serve

Si tratta di un progetto Pnrr utile a supportare ed implementare la formazione e l’assistenza ai cittadini rientranti nella fascia citata sopra «per colmare le carenze che impediscono il pieno accesso ai mezzi informatici ed alle attività ad essi collegate, con particolare riferimento ai servizi digitali quali, a titolo esemplificativo, Spid, Cie, nonché i pagamenti tramite piattaforme digitali». I presidi della Zona sociale 10 sono – oltre a Terni – ad Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini e Stroncone.

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