Polizia postale Terni e Polfer Orvieto: chiusura evitata

Dopo una lunga battaglia, i due uffici non chiuderanno. Sap e Rossi (Pd) soddisfatti

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Gli uffici della polizia postale di Terni e della polfer di Orvieto non chiuderanno: la notizia è stata data dal vice capo della polizia Alessandro Marangoni ai rappresentanti del sindacato autonomo di polizia Sap.

Soddisfazione Esulta il segretario provinciale del Sap di Terni, Angelo Vittori, che parla di «un risultato che si può ascrivere senza ombra di dubbio all’azione del Sap che da un anno conduce una battaglia politica su tutti i fronti, con tantissime interpellanze parlamentari che abbiamo sollecitato e che ci ha visti in prima linea sui media nazionali e locali. Senza contare – ricorda Vittori – le migliaia e migliaia di cartoline natalizie contro la chiusura dei presidi di polizia che abbiamo fatto arrivare al premier Renzi».

«La battaglia continua» Per il segretario provinciale del sindacato autonomo di polizia, «era impensabile chiudere uffici che sono in prima linea nel contrasto ai reati informatici o fondamentali per la sicurezza dei viaggiatori. Naturalmente – aggiunge Vittori – restiamo vigili e attenti su questo stop alla chiusura dei presidi e nei prossimi giorni il nostro segretario generale Gianni Tonelli incontrerà il ministro Alfano per avere conferme e rassicurazioni. La battaglia continua anche dal nostro territorio».

Rossi (Pd) Soddisfatto anche il senatore ternano Gianluca Rossi (Pd): «le nostre diverse sollecitazioni hanno trovato l’accoglimento del governo. Ringrazio tutti coloro i quali si sono impegnati per questo importante risultato. Il territorio ternano continuerà a beneficiare dell’importante presidio di un settore particolarmente delicato, quello della rete, dove ormai si consumano moltissimi reati: dal cyberbullismo alle truffe online, fino alla prostituzione e la pedofilia». Secondo il parlamentare Dem, «non si può comunque abbassare il livello di attenzione sul territorio, in un tempo storico in cui la prevenzione del crimine si interseca con il tema della prevenzione anti-terrorismo. Ritengo una scelta saggia mantenere un reticolo capillare di presidi».

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