Prevenzione sismica, patto Ater-Ingegneria

La convenzione consente ad Ater Umbria di avere un monitoraggio sui propri edifici, in modo da garantirne la qualità strutturale

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Un accordo di collaborazione, sottoscritto tra Ater Umbria e il Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’università degli studi di Perugia, servirà «a monitorare il patrimonio immobiliare di Ater Umbria dal punto di vista strutturale, nell’ottica della prevenzione sismica degli edifici pubblici». A firmare il protocollo, nella sede di Ater Umbria a Terni, sono stati il presidente Alessandro Almadori e il professore ordinario del Dipartimento Annibale Luigi Materazzi.

Rischio sismico «Questa convenzione consente ad Ater Umbria – ha affermato il presidente Almadori – di avere un monitoraggio sui propri edifici, in modo da garantirne la qualità strutturale. La collaborazione con l’ateneo di Perugia è finalizzata alla classificazione del rischio sismico degli edifici che abbiamo in gestione. Le informazioni andranno ad aggiungersi a quelle che già abbiamo nelle nostre banche dati e che riguardano le caratteristiche degli stabili e la loro vulnerabilità sismica. Ringrazio per questo il Dipartimento di ingegneria ambientale e civile dell’università di Perugia».

L’accordo consentirà, inoltre, di integrare le conoscenze e le attività di ricerca e formazione dei due soggetti, soprattutto riguardo alle tematiche nel campo dell’ingegneria civile, ambientale e dell’architettura, per accrescere i livelli formativi e migliorare la qualità degli edifici di edilizia residenziale pubblica. Il Dipartimento di ingegneria è specializzato nella valutazione della sicurezza statica e sismica delle costruzioni, ma anche nella conservazione, valorizzazione, riqualificazione e monitoraggio dei beni edilizi e architettonici. Gli immobili di Ater saranno oggetto di studio, dal punto di vista scientifico e didattico, ma anche di sperimentazione delle tecniche innovative di rinforzo adottate dal Dipartimento, in modo da conoscere l’evoluzione nel tempo del comportamento strutturale dei beni di particolare importanza storico-architettonica di proprietà dell’azienda. Gli studenti avranno la possibilità di svolgere tirocini formativi e stage presso Ater Umbria, dove è prevista attività di formazione da parte del dipartimento e di consulenza da parte di Ater, che istituirà anche borse e/o premi di studio e assegni di ricerca. I risultati ottenuti potranno essere oggetto di pubblicazioni scientifiche.

Vantaggi bilaterali «L’attuazione della convenzione – ha affermato il professor Materazzi – consentirà di applicare in modo sistematico gli studi sulle metodologie di valutazione della sicurezza delle costruzioni esistenti, che da tempo sono in corso nel Dipartimento, al vasto patrimonio edilizio dell’Ater. I vantaggi saranno certamente bilaterali. Per quanto riguarda l’azienda, i fabbricati di sua pertinenza verranno esaminati e sottoposti ad un una sorta di tagliando che consentirà di valutare le effettive condizioni di salute delle opere. Per quanto riguarda l’università la disponibilità di casi concreti permetterà di affinare sul campo le procedure di valutazione e di analisi che attualmente possiede». Per la realizzazione del protocollo è stata istituita una Commissione paritetica con funzioni tecnico-operative, composta dall’ingegner Massimiliano Gioffrè per il Dipartimento di ingegneria e dall’architetto Marco Larini per Ater Umbria.

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