Province, a Terni centrodestra spaccato

Botta e risposta su Facebook tra Raffaele Nevi (Forza Italia) e Marco Cecconi (Fdi-An): tira aria da resa dei conti

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Se a Perugia, dopo le elezioni per il nuovo consiglio provinciale, a litigare sono stati i vincitori, a Terni – cosa che agli ingenui appare più logica – sono gli sconfitti. Raffaele Nevi, presidente del gruppo di Forza Italia in Regione, sul suo profilo Facebook aveva cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Due valide persone sono state elette in consiglio provinciale, complimenti a Leonardo Pimpinelli e Francesca Fiorucci! Un grazie particolare a Laura Pernazza che ha messo a disposizione sua immagine per rappresentare il centrodestra in una elezione che ha veramente poco di democratico!!!».

Marco Cecconi

Marco Cecconi

«Meno uno» Ma Marco Cecconi, consigliere comunale ternano di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale (a Terni il centrodestra è andato alle elezioni con due liste distinte) non gliele ha mandate a dire ed ha preso il via un botta e risposta, infarcito di punti esclamativi, puntini di sospensione e maiuscole come se piovesse: «Nella tornata precedente L’UNICA lista del cdx ne elesse tre ….di consiglieri! A chi dobbiamo dire grazie per aver eletto un consigliere in meno??», incassando da Nevi questa replica: «A chi ha spaccato il cdx!!!! Irresponsabilmente e senza senso!!!!. Io avevo espressamente detto che mettere il veto su Fani era da irresponsabili e avrebbe prodotto seconda lista ma qualcuno che ha responsabilità non mi ha creduto! E questo è successo!!!».

«Terni non rappresentata» Su cosa sia successo veramente, però, le opinioni sembrano diverse, con Marco Cecconi che ha ricordato a Nevi una riunione: «A Taizzano c’eri anche e sopratutto tu! In quel luogo e in quella sede non hai trovato nulla da ridire su quanto concordato tra TUTTI i presenti (te incluso ovviamente) per la presentazione di UN’UNICA lista con tutti dentro! Dal giorno dopo sei partito a cercare le firme per la terza lista! Da Montefranco a Castel San Giorgio passando per Todini! E’ un fatto che Alessandro Fani non èstato eletto! E’ un fatto che il cdx grazie a questi com portamenti DIVISIVI ha ottenuto 3 risultati:1) pessima immagine esterna 2) un consigliere in meno 3) Terni con zero rappresentanza (ma questa è un’ altra storia)».

Ferranti, Nevi, Bruschini

Ferranti, Nevi, Bruschini

Unità perduta Il capogruppo regionale di Forza Italia Raffaele ha però negato tutto: «No!!!! Vedo che hai informazioni un po’ confuse……io sono rimasto sulla posizione di Taizzano…..altri hanno messo il veto su Fani e da lì è venuta fuori altra lista. Chiedi a Eleonora (Eleonora Pace; ndr)…..io lavoro sempre per l’unità. Poi con Todini io non ho mai parlato e Castel San Giorgio non so cosa sia!!!».

«Hai bluffato» Il consigliere comunale di FdI-An, invece, ha rincarato la dose: «Raffae’ fa il bravo! E’ vero!! Io non faccio di mestiere come te il politico! E’ vero io non mi sono fatto due o tre consiliature a Terni e altrettante in regione!! E’ vero! Ma questo non ti autorizza ad offendere l’altrui normale intelligenza! I contorsionismi le relazioni i colloqui riservati con tizio o con caio per raccogliere le firme restano un segreto come è vero che si riesce a portare l’acqua con i canestri! Hai bluffato e in parte ti è’ venuto bene! Restano i punti 1, 2 , 3 di cui sopra! Il resto so’ chiacchiere!!». Le prossime settimane potrebbero regalare qualche novità nel centrodestra ternano e, a quanto pare di capire, soprattutto dentro Forza Italia.

‘Giovani’ contenti Il movimento ‘Forza Italia Giovani Terni’, intanto, «rivolge i più sinceri complimenti a Francesca Fiorucci che è stata chiamata a rappresentare Forza Italia in consiglio provinciale di Terni. Un augurio di buon lavoro anche all’altro eletto della lista ‘Provincia Civica’, il presidente del consiglio comunale di Amelia Leonardo Pimpinelli. Siamo certi della disponibilità di Francesca Fiorucci a collaborare sia con il giovanile che con gli amministratori o aspiranti tali al suo interno. Un ringraziamento speciale a Laura Pernazza per la disponibilità a candidarsi alla presidenza della Provincia, nonostante il meccanismo di elezione con il voto ponderato che rendeva di fatto già in partenza impossibile la vittoria».

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