Provincia di Terni: «Lattanzi, così non va»

Terni e persone con disabilità, il presidente dell’ente ‘richiamato’ da Colasanti (Unmil): «Barriere architettoniche, basta umiliazioni». In arrivo un ‘tour’ con la Venti

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di S.F.

Il discorso è uscito fuori mentre si stava svolgendo la presentazione dell’evento ‘Uniti nello sport per vincere nella vita’, la giornata che si terrà giovedì. E Gianfranco Colasanti, noto per le sue ‘battaglia’ in ottica abbattimento delle barriere architettoniche e miglior accessibilità per le persone con disabilità, ne ha approfittato per tirare le orecchie al presidente della Provincia Giampiero Lattanzi e ‘dettare’ la linea su ciò che dovrebbe essere fatto: «Così non va, dobbiamo farci un giro e valutare i cambiamenti del caso. In questo palazzo è difficile e serve far qualcosa per superare l’ostacolo».

La Provincia di Terni

LA GIORNATA DEDICATA AGLI SPORT PARALIMPICI, APPUNTAMENTO IL 31 MAGGIO

Il richiamo a  Lattanzi e il giro Colasanti, presidente regionale dell’Unmil, lascia da parte i ringraziamenti per Strinati – li farà successivamente – e parte a razzo per ‘spronare’ l’amministrazione provinciale: «Negli anni ’90 l’assessore comunale Giorgio Di Pietro diceva che si è ‘uguali nello sport e uguali nella vita’. In quel periodo era difficile entrare in questo palazzo e con l’ex presidente della Provincia Luciano Costantini fu fatto qualcosa per risolvere la situazione. Ecco, oggi quelle barriere architettoniche sono tornate caro presidente e allora c’è necessità di fare un giro e vedere come superare questo ostacolo. Perché dobbiamo ancora subire queste umiliazioni? Ci sono difficoltà a salire, bisogna far fare le opere a chi è in grado di mettersi nei nostri panni».

Donatella Venti

I problemi Ma quali sono queste criticità che Colasanti mette sul tavolo? «L’apertura – ha attaccato Colasanti – per entrare nel palazzo dell’amministrazione provinciale, dal lato posteriore. Si deve suonare il campanello e se c’è una persona con disabilità in carrozzina non ci arriva: si resta da soli, è una cosa drammatica». C’è altro: «Problema parcheggio. C’erano perché furono creati neglli anni ’90, sono stati ‘cancellati’: non c’è un posto dedicato dove mettere la macchina e far scendere la carrozzina. Quindi si va a prendere l’ascensore e molte volte i mezzi degli amministratori sono di fronte al corridoio che conduce all’ascensore: anche in questo caso non c’è chance di fare molto. Questa è una non giusta per le persone svantaggiate che devono aver la possibilità di entrare negli enti». E infine un aspetto riguardante alla sala del consiglio provinciale ‘Secci’: «Come fa una persona in carrozzina a raggiungere lo scranno del presidente e dei consiglieri? Se qualcuno deve salirci per fare un convegno o altre iniziative come fa? Inaccessibile. Non ci siamo». Cinque minuti di ‘sfogo’ e poi sorrisi per l’iniziativa del Cip provinciale. Ma qualcuno si è segnato tutto.

Gianfranco Colasanti

L’architetto replica A replicare a Colasanti non è Lattanzi, bensì l’architetto – dirigente della Provincia – Donatella Venti: «Le scuole provinciali – parte da lontano – sono state messe a norma con i mezzi a disposizione che avevamo. Le scale? La soprintendenza non dà le autorizzazioni, inoltre c’è anche un problema legato alla sicurezza che coinvolge la prefettura per il discorso legato al cancello. Il problema esiste, è vero, quando si bloccano gli ascensori è un disagio per tutti. Purtroppo per i palazzi storici c’è questa situazione, è chiaro che ci dovrebbero essere maggiori accorgimenti; inoltre – tema noto – c’è anche la questione dei pochi fondi per le amministrazioni provinciali». Conciliabolo tra i due a conferenza terminata e ‘tour’ per palazzo Bazzani in arrivo.

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