Puzza a Villa Pitignano: «Noi presi in giro»

Perugia, ai cittadini non resta che confidare nella magistratura per liberarsi dai cattivi odori che li costringono a stare chiusi in casa

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Cittadini a passeggio al percorso verde

Non si aspettavano nulla, certo, però forse che qualcosa potesse cambiare lo speravano. Così il giorno dopo l’ennesimo dibattito in consiglio comunale sulla vicenda Agriflor, l’azienda di Villa Pitignano che produce compost da rifiuti speciali non pericolosi, i tanti residenti che negli anni hanno fatto raccolte firme e protestato, commentano con l’amaro in bocca l’ennesima speranza svanita di un futuro migliore. O, almeno, senza cattivi odori.

Le ruspe a lavoro

I residenti «Lo immaginavamo – commenta Cristina Spalletti, la giovane originaria di Empoli che, quando ha deciso di trasferirsi in Umbria qualche anno fa, pensava di andare a vivere nel cuore verde d’Italia – di noi nessuno si interessa. Mancano le istituzioni oppure ci sono e fanno finta di nulla. Se ci ammaliamo lo stato ci guadagna di più, credo che alla fine ce ne andremo via tutti o, almeno, chi potrà, rimarranno solo gli anziani». Stanchi di dover fare nuove raccolte firme e di vivere come reclusi all’interno della propria abitazione per l’odore pungente che arriva dalla riva del Tevere per via delle ruspe che lavorano montagne di terriccio e rifiuti, ormai l’unica possibilità che resta è che a fare chiarezza sia la magistratura.

Le montagne di rifiuti e compost

Le polemiche Ma a scaldarsi è anche il Pd, dopo le accuse lanciate dai consiglieri di maggioranza al termine della seduta di mercoledì. «Anni di lavoro e studi in commissione sono stati cancellati con un tratto di penna da una maggioranza che si regge solo sulla forza dei numeri del consiglio comunale arroccata, anche visivamente, attorno ad un Sindaco muto e incapace di prendere una posizione e di esporla nella massima assise cittadina» commentano i consiglieri. Le accuse principali, però, sono rivolte al vice sindaco Barelli «che per molto tempo ha rappresentato legalmente svariati comitati ambientalisti e che si è dimostrato sensibile e battagliero sui temi ambientali al momento della campagna elettorale e ora è sordo alle istanze dei cittadini limitandosi ad alimentare e far alimentare dalla sua maggioranza una sterile polemica che nessun giovamento porta ai perugini».

L’invito Così, dal Pd, parte un nuovo invito, quello cioè già avanzato dai cittadini di Villa Pitignano ad andare a sentire che aria si respira dalle parti del percorso verde che porta a Ponte Pattoli. «Auspichiamo che il sindaco Romizi e il vicesindaco Barelli, come sono stati in visita alle distillerie Di Lorenzo, altra ferita aperta in tema ambientale a Perugia, si recheranno nei territori interessati dai miasmi di Agriflor per spiegare la situazione senza passare per sterili comunicati di maniera come quello che ieri alcuni rappresentanti di maggioranza si sono sentiti in dovere di fare per difendere l’indifendibile».

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