Recupero scorie Ast: Tapojärvi ‘incassa’ 18 milioni dalla Bei. «Più di 500 posti di lavoro»

Terni – Esulta l’azienda finlandese che ha ottenuto il finanziamento. Soddisfazione della Banca europea per gli investimenti e del commissario europeo all’economia Gentiloni

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Un finanziamento di 18 milioni di euro è stato concesso dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) all’azienda finlandese Tapojärvi, attiva a Terni, in particolare in Ast, per il progetto di recupero delle scorie siderurgiche. Il finanziamento – spiega la Bei – è orientato proprio al progetto di lavorazione e valorizzazione delle scorie attivato a Terni. A riportare la notizia è l’agenzia Ansa.

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«500 posti di lavoro e meno inquinamento»

«Saranno incluse nel progetto – si legge nella nota diffusa dalla Bei – anche le fasi preliminari necessarie per testare ed espandere la trasformazione delle scorie in sottoprodotti utilizzabili nell’edilizia, riducendo così il loro smaltimento nelle discariche. Ciò comporterà l’implementazione di tecnologie di produzione avanzate conformi ai principi dell’industria 4.0, l’introduzione di prodotti riciclati innovativi principalmente per uso edile e la riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime. Il progetto contribuirà a creare olre 500 posti di lavoro durante la fase di attuazione, sarà funzionale al passaggio ad un’economia circolare e permetterà di ridurre l’impronta ambientale di un’industria altamente inquinante».

«Impianto innovativo»

Per Martti Kaikkonen, amministratore delegato di Tapojarvi Italia, «il progetto è un impianto di lavorazione delle scorie eco-innovativo di seconda generazione, basato su oltre 15 anni di esperienza nella lavorazione e produzione di scorie in Finlandia. Tapojärvi continuerà la sua internazionalizzazione ed espanderà la lavorazione e la produzione delle scorie ad altri paesi europei».

Soddisfazione

«Operazioni come quella firmata con Tapojärvi – afferma la vice presidente della Bei, Gelsomina Vigliotti – sono fondamentali per favorire il passaggio ad un’economia più circolare e sostenibile in quanto contribuiscono a ridurre l’impronta ambientale degli impianti per la produzione di acciaio inossidabile attraverso il recupero di valide materie prime». Il commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, spiega invece che «il finanziamento, sostenuto dal Piano di investimenti per l’Europa, è per me motivo di soddisfazione perché servirà a realizzare un innovativo impianto industriale in Umbria e a sviluppare nuove soluzioni per trasformare le scorie in validi sottoprodotti, che quindi non andranno ad ingrossare le discariche».

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