Riaprono agriturismi, Cia: «Rivedere gli orari serali»

Da lunedì via libera in Umbria per circa 2.000 attività sul territorio regionale. Non mancano le preoccupazioni

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Tempo di riaperture in Umbria con il ritorno in fascia gialla da lunedì 26 aprile. Via libera anche per i circa 2 mila agriturismi del territorio, con input che arriva dalla Cia: «Occorre rivedere l’orario serale. La Regione riapra il bando degli indennizzi forfettari per agriturismi e fattorie didattiche, per attutire le perdite del Natale e della seconda Pasqua di lavoro zero».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il timore 

A lanciare la preoccupzione per i limiti sugli orari – come noto il coprifuoco è rimasto alle 22 – sono Cia-Agricoltori italiani e Cia Umbria: «La situazione – le parole del presidente nazionale Dino Scanavino – in cui versano gli agriturismi in Italia è drammaticamente nota. È uno dei comparti più colpiti dagli effetti del Covid nonostante si tratti di strutture in campagna, spesso in località isolate, con ampi spazi all’aperto per la ristorazione, in cui si può garantire facilmente il distanziamento adeguato tra clienti. Per questo, ora il settore deve poter ricominciare a lavorare appieno, in vista dell’estate e di un rilancio del turismo, anche rurale». Matteo Bartolini è il numero uno regionale Cia: «Sarebbe utile e di buon senso che il Governo locale riproponesse il bando dello scorso settembre, per dare in maniera forfettaria aiuti economici agli agriturismi e alle fattorie didattiche. Indennizzi che servono per attutire in piccola parte le perdite subite nelle festività totalmente cancellate, con prenotazioni zero sia a Natale dello scorso anno che a Pasqua 2021. Così come il Governo centrale sta facendo con i decreti Ristori e Sostegni, chiediamo che anche quello regionale si attivi subito per supportare gli operatori economici del settore turistico-ricettivo in questa complicata fase di ripartenza». Richiesto un allungamento degli orari di apertura da metà maggio se la curva dei contagi dovesse proseguire la sua discesa.

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