Rifiuti, il Pdci: «Legge di iniziativa popolare»

Terni, avviata la raccolta delle tremila firme necessarie. Giuseppe Mascio: «Il consiglio regionale umbro tra i più ‘pigri’ d’Italia»

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«Visto che il consiglio regionale dell’Umbria è uno dei più ‘pigri’, a livello nazionale e produce un numero molto limitato di proposte di legge di natura consiliare, devono essere i cittadini, i partiti e i movimenti politici ad attivarsi». La sintesi del pensiero espresso da Giuseppe Mascio, presidente del consiglio comunale di Terni, serve per spiegare una delle motivazioni che sono alla base della proposta di legge regionale – di iniziativa popolare – che il Partito dei comunisti italiani (Pdci) vuole presentare e per la quale sta raccogliendo le tremila firme necessarie.

La legge La proposta di legge regionale – “Principali misure attuative e coordinate delle politiche regionali e ambientali, promozione della cultura ambientale e della gestione dei rfiuti”, composta da 14 punti –  chiarisce Gianni Pelini, «vuole essere, visto che non abbiamo l’ambizione di vederla approvata integralmente e fatta propria dalla Regione, quanto meno una base di discussione per arrivare ad un nuovo approccio regionale con il tema dei rifiuti, della loro gestione e del loro utilizzo, visto che le centrali a biomasse. per esempio, troppo spesso finiscono con l’usare rifiuti speciali».

La malavita Ma anche perché, «troppo spesso – dice Luciano Novelli – intorno alla gestione dei rifiuti si intreccia un tessuto fatto di complicità e connivenze con la malavita organizzata e che solo una normatica chiara e la sua rigida applicazione potrà contribuire a debellare». Per la raccolta delle firme – c’è tempo fino ai primi di maggio – saranno organizzati anche dei gazebo.

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