Rischio idrogeologico: «Territorio al sicuro»

A Moiano di Città della Pieve una nuova cassa di espansione che mitigherà il rischio di fenomeni di inondazione nell’area di confine tra Umbria e Toscana

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Con massime portate di piena potrà contenere fino a 1 milione 800 mila metri cubi di acqua, mitigando il rischio di fenomeni di inondazione nell’area di confine tra Umbria e Toscana, nel reticolo idraulico composto dal torrente Tresa e dagli affluenti Moiano e Maranzano. È la nuova cassa di espansione realizzata dal Consorzio per la bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia, in località Moiano di Città della Pieve, inaugurata venerdì mattina dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dal presidente del Consorzio, Mario Mori, e dal sindaco di Città della Pieve, Fausto Scricciolo.

Ianugurazione cassa d'espansione (2)L’opera è costituita da arginature di contenimento per una lunghezza complessiva di 3.500,00 metri, da uno sfioratore d’ingresso a soglia fissa, da uno sfioratore di uscita e da uno scarico di fondo. Ha una superficie di invaso di 48 ettari e un volume di ritenzione di 1 milione 800 mila metri cubi, mentre il suo costo è stato di 5 milioni di euro, di cui 3 milioni 155 mila a carico della Regione Umbria, e il resto delle risorse a carico del Ministero dell’ambiente.

Riduzione della pericolosità idraulica La nuova cassa di espansione, nel caso di episodi di straordinarie precipitazioni piovose (come le alluvioni del 2012), contribuirà alla riduzione della pericolosità idraulica di una vasta area limitrofa al torrente Tresa lungo il suo tratto vallivo in corrispondenza del citato ponte della ferrovia Firenze-Roma e degli abitati di Moiano (Città della Pieve-Perugia) e di Chiusi Scalo (Siena).

Ianugurazione cassa d'espansione (3)Ulteriori fondi «Come Regione – afferma la presidente Marini – ci siamo posti da tempo il problema della mitigazione del rischio idraulico e la messa in sicurezza dei nostri territori che in passato sono stati oggetto di gravi episodi alluvionali. L’opera è stata realizzata grazie al positivo lavoro svolto dal Consorzio di bonifica che ha saputo collaborare con tutti i livelli istituzionali e anche con gli altri soggetti sociali ed economico e la stessa collettività». La presidente Marini aggiunge, inoltre, che «la Regione Umbria è fortemente impegnata in un’interlocuzione con il Governo affinché altre risorse possano essere messe a disposizione delle istituzioni locali, attingendo al Fondo di sviluppo e coesione, per realizzare interventi strutturali che mirino soprattutto a prevenire e ridurre il più possibile il rischio idraulico e garantire alle nostre comunità, ai cittadini, agli agricoltori e agli imprenditori, maggiore sicurezza».

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