Roghi notturni a Terni: «Esalazioni micidiali»

Il magistrato plaude all’operazione che ha portato la polizia a denunciare una prostituta. E parla di «rischio diossine»

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Il recente caso di cronaca che ha visto gli agenti della polizia di Stato di Terni, impegnati in controlli straordinari contro l’immigrazione clandestina, denunciare una prostituta di nazionalità nigeriana nella zona del Foro Boario, per aver acceso un fuoco con cassette di plastica e bancali di legno, offre spunti di riflessione sul piano delle problematiche ambientali. Un tema, questo, che vede da tempo in prima linea il gip del tribunale di Terni, Maurizio Santoloci, di cui registriamo con piacere l’intervento.

di Maurizio Santoloci
Magistrato – Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Terni

Le periferie, ma a volte anche il centro delle grandi città, vedono ormai sistematicamente accensione di fuochi esercitati dalle prostitute che bruciano cassette di plastica, copertoni, residui di falegnameria con formica, contenitori plastici ed altri scarti tossici, provocando per tutta la notte micidiali esalazioni di diossine varie.

Sono tutti materiali che ‘fanno fiamma’ e, contestualmente, creano anche un inquinamento altamente tossico della popolazione residente. Questo è un fenomeno illegale che inizia piano piano e poi, se non viene immediatamente represso, diventa diffuso ed incontrollabile, come effettivamente è diventato nelle grandi aree metropolitane.

Recenti servizi televisivi hanno mostrato come ormai in alcune aree urbane questo tipo di inquinamento è diventato fonte di larghe proteste sociali da parte della popolazione residente. Quando questi roghi diventano un numero elevato e sono sistematici, tutte le notti viene attivato un ulteriore inquinamento che diventa molto pericoloso per la salute pubblica.

Di notte a Terni già si iniziava a percepire l’effetto olfattivo dei primi falò di sostanze plastiche che rischiano di trasformare anche questa città progressivamente in una terra di fuochi come altre aree urbane. Dunque va salutato con particolare plauso l’iniziativa della polizia di Stato di Terni che ha iniziato a stroncare tempestivamente questo fenomeno illegale attraverso l’intervento, anche con denuncia in base all’articolo 256 bis del testo unico ambientale che è un delitto varato recentemente nel nostro ordinamento giuridico, proprio per evitare che le periferie delle città diventino progressivamente una delle tante ‘terre dei fuochi’.

Va espresso l’auspicio che l’iniziativa della polizia di Stato venga subito condivisa dalle altre forze di polizia statali e locali, per arginare e reprimere tempestivamente l’inizio di questo fenomeno che altrimenti rischia di diventare una nuova e progressiva fonte di inquinamento incontrollato nella nostra città. Dove è stata inizialmente sottovalutata, questa realtà è poi sfuggita di mano e si è radicata sul territorio in modo irreversibile, come dimostrato anche da recenti servizi televisivi.

In questo contesto, prezioso sarà il contributo dei cittadini che possono dunque segnalare ad ogni organo di polizia eventuali roghi tossici di notte, realizzati da chiunque (prostitute comprese che non possono essere considerate esenti dalla legge), per sollecitarne l’immediato spegnimento e denuncia penale conseguente.

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