Un 45enne residente in una piccola frazione del comune di Cannara è stato denunciato a piede libero dai carabinieri del locale comando stazione perché avrebbe rubato l’energia elettrica di una vicina di casa, collegandosi abusivamente al suo contatore. All’origine c’è la denuncia sporta da un’anziana a cui i conti non tornavano. Gli accertamenti dell’Arma hanno consentito di accertare che era il vicino a ‘gonfiare’ la sua bolletta, utilizzando la corrente elettrica soprattutto per riscaldarsi con una stufa elettrica durante i mesi invernali. L’uomo aveva effettuato delle modifiche ‘artigianali’ all’impianto di fornitura dell’intero immobile, tali da consentire la distribuzione gratuita di corrente in favore del proprio appartamento. In particolare i militari hanno scoperto che il 45enne aveva creato una presa della corrente ad hoc, peraltro maneggiando pericolosamente e arbitrariamente l’impianto elettrico dell’intero palazzo, allacciandosi abusivamente ai cavi elettrici dell’antenna centralizzata del condominio, che era appunto alimentata dal contatore della vittima. Solamente dopo diversi mesi l’anziana si è accorta dell’improvvisa impennata sulla spesa della bolletta, decidendosi a sporgere la denuncia.
Come funziona, i consigli
La pena prevista dalla legge è la multa e la reclusione fino a 6 anni. A livello legale, si viene puniti in virtù degli articoli 624 e seguenti del codice penale, i quali, attribuendo all’energia la qualità di cosa mobile, puniscono chiunque la sottragga impropriamente a terzi. Il responsabile del furto di energia può essere denunciato, a seconda dei casi, dal gestore dei servizi elettrici o da un privato a cui ha sottratto energia. Prima di denunciare un furto di energia è consigliabile chiedere al proprio fornitore una verifica del contatore, oppure contattare un esperto elettricista per stabilire se il contatore è stato manomesso. Se l’esito delle verifiche è positivo bisogna sporgere denuncia alle Autorità preposte.
