Sanità e autonomie locali, ecco il contratto

Doppio appuntamento giovedì a Terni organizzato dalla Uil Fpl sul tema del rinnovo dei rispettivi Contratti collettivi nazionali

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Doppio appuntamento sindacale giovedì a Terni, organizzato da Uil Fpl per i lavoratori pubblici dei settori autonomie locali e sanità su un tema di stretta attualità quale il rinnovo dei rispettivi Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl).

Gli incontri Nel corso della mattinata, a palazzo Gazzoli, sono stati coinvolti i dipendenti di Regione, Provincia, Comuni, Camera di commercio, Ater, cooperazione sociale, Arpa, Auri e Comunità montana e il personale non sanitario di Usl e ospedale. Stefano Villamena, docente di diritto amministrativo all’Università di Macerata, ha spiegato le modifiche legislative che riaffermano la centralità del contratto nazionale di lavoro rispetto alla legge e le possibilità di carriera reintrodotte. I segretari nazionali di Uil Fpl Daniele Ilari e Maria Vittoria Gobbo, protagonisti diretti delle trattative con l’Aran, hanno invece illustrato il nuovo Ccnl per le Autonomie locali e informato anche sullo stato delle trattative per i lavoratori della cooperazione sociale e dell’Anaste. Nell’assemblea del pomeriggio, nella sala formazione dell’ospedale di Terni con il personale sanitario di Usl, ospedale e sanità privata, coordinata dal segretario organizzativo di Uil Fpl Mauro Candelori, Maria Vittoria Gobbo ha illustrato il nuovo contratto di lavoro del comparto sanità e la broker Marlena Deisori ha consentito di verificare come gli iscritti Uil abbiano gratuitamente le coperture assicurative indispensabili per il personale sanitario in applicazione della Legge Gelli.

L’ipotesi di contratto «È un contratto importante – ha detto il segretario organizzativo nazionale di Uil Fpl Daniele Ilari – anche dal punto di vista delle tutele, dei diritti e della possibilità di rilanciare la contrattazione decentrata. Ci sono novità anche dal punto di vista del welfare con la possibilità di avere nuove forme di benefici e servizi». L’ipotesi di contratto, in particolare, prevede aumenti economici intorno agli 85 euro medi mensili e il riconoscimento degli arretrati contrattuali per il periodo 2016-2017. Dalla fine del 2018, con decorrenza 2019, è previsto, inoltre, un incremento dei fondi destinati alla contrattazione integrativa. L’accordo interviene anche sulle relazioni sindacali e su altri aspetti normativi quali assenze, permessi e congedi, orario di lavoro, ore, ferie, codici disciplinari e rapporti di lavoro flessibile.

L’INTERVISTA A GINO VENTURI, SEGRETARIO UIL TERNI – IL VIDEO

Una svolta «Dopo anni di lotte e proteste – commentano da Uil Fpl Terni – finalmente per i lavoratori pubblici torna il contratto nazionale e si riafferma il valore del lavoro pubblico. Grazie all’impegno del sindacato è stata anche modificata la legge Brunetta e, quindi, il sindacato riconquista la contrattazione aziendale, potendo di nuovo intervenire su questioni come l’organizzazione del lavoro, gli orari e gli inquadramenti». Per Gino Venturi, segretario Uil Terni, «siamo ad una svolta per i lavoratori del pubblico impiego perché dopo 10 anni riconquistano il contratto di lavoro e tornano ad avere voce in capitolo rispetto all’organizzazione. Per i cittadini credo sia un aspetto importante; chi lavora può suggerire e indicare le modifiche da fare perché sa bene di cosa si parla».

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