Sanità, servizio ‘Recall’ e tagli alle code

Successo per il servizio che permette di annullare le prenotazioni, lasciando libero il posto agli altri utenti in fila

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Il servizio si chiama ‘Recall’ e, secondo l’assessorato alla sanita della Regione, che lo ha attivato nelle quattro Aziende sanitarie regionali dal 4 maggio scorso, «ha consentito di accorciare la lista di attesa per la visita o l’esame specialistico per circa 120 persone al giorno nelle prime settimane di attività».

‘Recall’ Il servizio consiste, spiega l’assessorato, «in una chiamata telefonica che ricorda al cittadino, attraverso un messaggio registrato, nei giorni che precedono l’esame (ad eccezione degli esami di laboratorio e delle prestazioni con tempo di attesa inferiore ai sette giorni), l’appuntamento per la visita o l’esame specialistico prenotato». L’utente può confermare o cancellare la prenotazione attraverso la tastiera del telefono «e liberare in tempo utile, in caso di disdetta, i posti prenotati rendendoli disponibili per altri cittadini. Se non si digita alcun tasto, l’appuntamento resterà prenotato in ogni caso».

Il servizio La chiamata di ‘Recall’ viene effettuata dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 21,30. Se si disdice una prenotazione e si è già pagato il relativo ticket, ci si può rivolgere agli sportelli Cup per l’eventuale rimborso. È stato attivato, inoltre, il numero unico regionale per cancellare le prenotazioni, attivo 24 ore su 24.

I numeri Le disdette raccolte attraverso il sistema automatico, fino ad oggi sono state 1.702 su oltre 44.600 chiamate, quasi il 4 per cento del totale. Attraverso il numero unico per la cancellazione – 0744 366600 – circa 200 persone al giorno nello stesso periodo hanno cancellato la prenotazione.

Il commento «Risultati importanti – commenta l’assessorato regionale alla sanità – che possono essere migliorati con la collaborazione dei cittadini: a questo scopo, la direzione regionale salute ha invitato le Aziende sanitarie umbre a organizzare incontri informativi con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta affinché contribuiscano a far conoscere il nuovo servizio al momento della consegna ai pazienti delle impegnative di visite ed esami specialistici, in modo da ridurre inefficienze e ripetizione di telefonate».

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