Santa Maria, Carletti lascia e va a Firenze

Terni, dal primo luglio il luminare non sarà più direttore della neurochirurgia. Al suo posto Conti. Dal Maso: «Non è un abbandono radicale, grazie per quanto fatto»

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Dopo le indiscrezioni che si rincorrevano da più di un mese, ora c’è l’ufficialità: dal primo luglio il dottor Sandro Carletti lascia la direzione del dipartimento di neuroscienze e della struttura di neurochirurgia dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni per andare a dirigere la struttura di neurochirurgia e di Terapia intensiva neurochirugica presso l’Istituto fiorentino di cura e assistenza, un importante gruppo privato con cliniche accreditate in diverse regioni.

«Una scelta personale» Così la direzione aziendale del Santa Maria motiva il trasferimento, aggiungendo che non si tratta tuttavia di un abbandono radicale e che Carletti lascerà in eredità a Terni «una equipe di professionisti preparati e una struttura solida che resta un esempio di eccellenza della sanità pubblica a livello sia regionale sia nazionale». Il dottor Carletti continuerà infatti a mantenere rapporti con l’ospedale ternano sia per operare i pazienti già inseriti in lista di attesa per interventi chirurgici programmati o per patologie ad alta complessità, sia per proseguire lo studio sulle cellule staminali per cui l’ospedale di Terni resta centro di riferimento nazionale. Nel frattempo la direzione aziendale ha già individuato il suo facente funzione: è il dottor Carlo Conti – umbriaOn lo aveva scritto lo scorso 23 maggio – che, in continuità con l’attività finora svolta, guiderà la neurochirurgia di Terni in attesa che vengano avviate ed espletate le procedure di concorso per la nomina di un nuovo direttore.

I ringraziamenti «Prendiamo atto della scelta del dottor Carletti – commenta il direttore generale, Maurizio Dal Maso -, un professionista a 360 gradi capace di riunire in sé competenze umane, mediche e manageriali con cui ha saputo raggiungere importanti e innovativi traguardi nel trattamento delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Nell’augurargli un sincero in bocca al lupo, lo ringraziamo per aver fatto crescere la neurochirurgia di Terni e i professionisti che hanno lavorato con lui e per aver saputo costruire uno spirito di squadra che fa dell’integrazione e della collaborazione multidisciplinare i punti di forza del dipartimento di neuroscienze».

La sua eredità Della scuola del professor Giulio Maira, il dottor Sandro Carletti ha saputo rendere l’ospedale di Terni centro di riferimento nazionale non soltanto per il trattamento mininvasivo delle patologie spinali ma, nell’ambito delle patologie oncologiche cerebrali, anche per la cosiddetta awake surgery o chirurgia a paziente sveglio eseguita con tecniche mininvasive integrate alla neuronavigazione. Ed è proprio per l’esecuzione standardizzata di queste innovative tecniche chirurgiche che l’ospedale di Terni è divenuto in questi ultimi anni un importante centro di formazione per neurochirurghi provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Il saluto del luminare «Nel ringraziare la direzione aziendale, tutto il personale e il mio staff medico ed infermieristico – dice Carletti – per il supporto che mi hanno dato in questi anni e per la vicinanza dimostrata in questa mia non facile scelta professionale, auguro di cuore un buon lavoro a tutti i collaboratori con cui ho condiviso questi 24 anni di crescita e di successi professionali» .

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