Sarà un Natale senza vigilanza: indetto lo sciopero

Anche in Umbria 24 ore di astensione per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto da 5 anni

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Sciopero per l’intera giornata anche in Umbria per i lavoratori della vigilanza e della sicurezza privata il giorno della vigilia di Natale. La protesta è stata indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil a livello nazionale a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto della vigilanza privata e servizi fiduciari scaduto ormai da 5 anni.

«Sfidiamo la morte per poco più di mille euro»

«Un contratto – sottolineano i sindacati – che vede le indennità ferme da troppo tempo per lavoratori armati e non che si occupano di sicurezza nei tribunali, ospedali, aeroporti, supermercati, fabbriche, aziende, banche, stazioni ferroviarie, che sorvegliano le nostre città di giorno e di notte, che sui furgoni blindati trasportano i valori necessari a noi tutti, rischiando la vita per poco più di mille euro al mese».

«Noi decisivi anche nella gestione delle procedure anti Covid»

A supporto della vertenza i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al presidente del Consiglio dei ministri, alla ministra dell’Interno e alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, illustrando la situazione in cui versano centomila lavoratori della vigilanza privata e servizi fiduciari, ribadendo come le guardie particolari giurate e gli addetti alla sicurezza abbiano concorso in questi mesi a garantire oltre la normale attività loro propria, anche un importante supporto nella gestione delle procedure di sicurezza poste in essere da enti pubblici e imprese private a tutela della salute pubblica, a partire dalla regolazione dei flussi di accesso dei cittadini.

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