Sciopero polizie locali: l’Umbria aderisce

Manifestazione a Roma per rivendicare diritti e pari dignità con le altre polizie civili. Agenti precettati per il Giro d’Italia: è polemica

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C’è anche una larga rappresentanza degli agenti umbri alla manifestazione di Roma collegata allo sciopero nazionale dei corpo di polizia locale proclamato per la giornata di venerdì dall’organizzazione sindacale CSA Regioni Autonomie Locali.

Le rivendicazioni Al centro delle richieste c’è il ruolo «dei 60 mila lavoratori della polizia locale che da anni aspettano uno status giuridico che gli dia il giusto ruolo, le tutele e diritti alla pari di tutte le polizie civili del Paese». Le principali rivendicazioni riguardano il contratto di polizia di diritto pubblico, il ripristino della causa di servizio – equo indennizzo, l’inserimento nelle categorie dei lavori usuranti, la modifica dell’articolo 57 del codice di procedura penale con attribuzione extraterritoriale della qualifica di polizia giudiziaria, l’attribuzione piena della qualifica di pubblica sicurezza con relativa indennità, la parificazione salariale e previdenziale alle altre forze di polizia di Stato, la deroga al blocco delle assunzioni, il fondo di previdenza complementare obbligatorio per tutti gli appartenenti alla polizia locale, il rispetto delle misure di sicurezza per i lavoratori e sorveglianza sanitaria, il monitoraggio delle malattie professionali e il riconoscimento del bonus mensile di 80 euro come per le altre polizie dello Stato

La protesta «Siamo stati ‘sfruttati’ per 30 anni – afferma l’Organizzazione sindacale delle polizie locali (Ospol) – esercitando funzioni tipiche di polizia, senza alcuna tutela e senza i dovuti riconoscimenti e lasciando sul campo oltre 100 vittime. E’ora di dire basta e il governo deve decidersi: o poliziotti o impiegati. Se non ci saranno segnali concreti, siamo pronti ad attivare forme di lotta alternative e andremo avanti fino al raggiungimento di quella parificazione salariale, previdenziale e sostanziale a tutte le polizie civili del Paese».

La polemica E in Umbria la polemica degli ultimi giorni è incentrata sulla decisione del prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, di precettare 19 fra agenti e ufficiali della polizia locale di Foligno e Spoleto per esigenze di servizio legate al transito in Umbria del Giro d’Italia. La questione è finita anche all’attenzione del ministro Angelino Alfano a seguito della lettera inviata dal responsabile nazionale polizia locale dell’Ospol – Luigi Marucci – che critica senza mezzi termini il provvedimento, sottolineando «l’evidente contrasto con i diritti sindacali di sciopero e manifestazione».

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