Scuola edile Terni, liaison con la Francia

Attivo dal 25 febbraio un cantiere per il risanamento di mura perimetrali: «Scambio culturale e professionale arricchisce il bagaglio di vita»

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Un cantiere-scuola per il risanamento di un tratto di mura perimetrali a ridosso del duomo di San Gemini lungo via Garibaldi. Coinvolta la scuola edile di Terni (Tesef) e un gruppo di apprendisti francesi dei centri di formazione Btp Cfa di Rouen, Reims, Pont-à-Mousson e Chaumont: l’attività è iniziata lo scorso 25 febbraio e proseguirò fino al 5 aprile.

Scambio culturale e professionale

Il presidente della Tesef e il vice, Paolo Ratini e Cristiano Costanzi, spiegano che «da anni partecipiamo a programmi europei perché siamo convinti che la possibilità di uno scambio culturale e professionale possa arricchire il bagaglio di vita di chi ne partecipa in modo unico. Accogliamo giovani apprendisti dei vari centri di formazione francesi per due settimane, impegnandoli in lavorazioni di muratura/pittura in cantieri-scuola per apprendere nuove tecniche edili, inesistenti nel loro paese di provenienza per caratteristiche paesaggistiche e per una diversa concezione dell’edilizia». Dal 2013 c’è un partenariato con la Francia: azioni di restauro e risanamento come ad esempio il ripristino di sezioni delle cinta murarie di Collescipoli, Narni e San Gemini.

I brevetti europei

In Comune a San Gemini – presenti il sindaco Leonardo Grimani, la vice Ivana Douche e altri membro del consiglio – si è svolta la cerimonia di consegna dei brevetti europei di qualificazione ai giovani muratori del primo dei tre gruppi che partecipano al programma Erasmus 2019. «Sono venuto in Italia – le parole di Fabien, proveniente da Rouen – per lavorare sui monumenti storici di questo paese, restaurare un muro medioevale come qui a San Gemini, lavorare con ‘mastri’ italiani ogni giomo mi ha arricchito sia dal punto di vista professionale che umano». Renald è invece un formatorc del Cfa d Rouen: «Per noi è stata un’esperienza unica, perché attraverso questi corsi i ragazzi hanno scoperto nuovi modi di lavorare e hanno arricchito il loro patrimonio culturale scoprendo le bellezze artistiche e monumentali della regione».

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