Si erano dati appuntamento alle 15 e puntualissimi si sono ritrovati all’esterno dell’ufficio scolastico regionale di Perugia. Sono i docenti che protestano contro il Gps, il sistema di rilevamento delle nomine per i docenti precari, che ha creato tanti malumori nelle ultime settimane. Molti di loro si ritrovano disoccupati per banali errori di inserimento dati o di analisi da parte del sistema. E chiedono che venga rivista la procedura.
La protesta dei precari
Il colloquio con la dirigente
Dopo una lunga protesta, una delegazione di professori è stata ricevuta da Antonella Iunti, la direttrice dell’ufficio scolastico regionale dell’Umbria, che ha assicurato il suo impegno per venire incontro alle esigenze dei precari ma al tempo stesso ha ammesso di non poter fare molto contro gli errori nell’immissione dei dati all’interno del sistema, che hanno provocato alcuni dei casi paradossali denunciati in questi giorni.
Ripubblicate le graduatorie
Intanto, come annunciato, sono state ripubblicate le graduatorie sul sostegno (con le nuove posizioni aggiornate). L’invio della domanda tramite l’apposita piattaforma è possibile dalle ore 21.30 del 22 alle ore 13.30 del 23 settembre per classi di concorso della Scuola Secondaria di I e II grado per posti comuni. Pubblicate anche le graduatorie per conferire i posti disponibili che risultano a valle dei conferimenti effettuati da prima e seconda fascia delle graduatorie di sostegno. L’invio della domanda tramite l’apposita piattaforma è possibile dalle ore 10.30 alle 23.59 di mercoledì 23 settembre.
Nuovo incontro con i sindacati
Nella giornata di mercoledì ci sarà un incontro con i sindacati per prova a trovare una soluzione. L’intento dell’ufficio scolastico è garantire la legittimità delle operazioni, nella consapevolezza però che, se si volessero ripubblicare tutte le graduatorie di tutte le classi di concorso ci vorrebbe un mese, con un ritardo inammissibile. E comunque – è stato chiarito – gli interventi ci saranno solo per quegli errori che dipendono direttamente dall’ufficio scolastico regionale. Nel caso invece di errori di compilazione da parte dei docenti, servirà che ci sia una apertura a livello nazionale, dal ministero.