Sede Usl2 a Terni, bagarre in Regione

L’assemblea legislativa ha respinto la mozione dei consiglieri d’opposizione. L’assessore Barberini: «Le risposte ai territori si danno in altro modo. Investiamo su Terni»

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Terni sede della Usl2 Umbria? Negativo. Almeno questa la risposta dell’assemblea legislativa dell’Umbria alla mozione presentata dai consiglieri d’opposizione Raffaele Nevi (FI), Claudio Ricci, Sergio De Vincenzi (Misto-Umbria-Next), Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega nord) e Marco Squarta (FdI). Alla giunta era stato richiesto di indicarla come sede legale: niente da fare, i voti contrari sono stati sette (tutti del Pd) più tre astenuti (Solinas, Casciari, Chiacchieroni).

‘CITTA’ DELLA SALUTE’: «TERNI LA RIPENSI»

Marco Squarta e Raffaele Nevi

Nell’atto di indirizzo respinto si legge che «la giunta regionale avrebbe dovuto individuare la sede della Usl2 dopo aver acquisito il parere della conferenza dei sindaci, oppure, trascorsi 30 giorni, agire autonomamente. A distanza di sei anni dall’entrata in vigore della legge di riforma delle aziende sanitarie, l’esecutivo regionale ha individuato Perugia come sede della Usl1, ma non ha indicato la sede legale della Usl2, che risulta a tutt’oggi ‘provvisoria’. Si sollecita quindi la Regione a esercitare il potere sostitutivo previsto dalla legge, superando il mancato accordo tra i Comuni coinvolti (e l’inerzia di quello di Terni) e iniziando finalmente ad organizzare le sedi che dovranno ospitare gli uffici amministrativi».

USL2, SEDE E SERVIZI: L’ASSEMBLEA DEI SINDACI DI NOVEMBRE A TERNI

L’assessore regionale Luca Barberini

Barberini e gli investimenti «Gli interventi – ha spiegato l’assessore alla sanità – sui servizi sanitari regionali hanno riguardato tutti i territori, con l’obiettivo di razionalizzare e migliorare le prestazioni rivolte ai cittadini. Non c’è stato nessun favoritismo verso alcune zone rispetto ad altre. Nel frattempo anche i fondi nazionali sono stati incrementati così come quelli stanziati dalla Regione. Tra le aziende ospedaliere e le Usl sono in vigore tredici accordi interaziendali, stipulati per spingere i professionisti di collaborare tra loro per innalzare il livello qualitativo delle prestazioni, avvicinare i professionisti ai bisogni dei cittadini e non avvicinare i cittadini ai luoghi in cui si può garantire qualità. Gli investimenti sanitari non sono stati ridotti ed anzi riguarderanno nei prossimi anni soprattutto la conca ternana: l’ospedale di Narni-Amelia (bando per la progettazione già pubblicato e importanti risorse regionali stanziate), la ‘Città della salute’ di Terni (verrà costruita per concentrare molte strutture in un solo complesso, agevolando l’integrazione), l’ospedale di Terni (una nuova sede sarebbe stata ottimale ma bisogna vedere come si presenta ora, dopo i lavori di riqualificazione). Le affermazioni delle opposizioni mistificano la realtà. Le aziende sanitarie territoriali hanno le proprie sedi legali, seppure provvisorie. Le risposte ai territori si danno in altro modo, non assegnando la sede legale della Usl. Le azioni per potenziare i servizi vanno inserite nel piano sanitario. A metà dicembre 2017 c’è stata una riunione con i sindaci della Usl2, in cui è stato condiviso il percorso che tiene conto dei bisogni dei territori. Torneranno nuovamente a vedersi per definire la scelta della sede legale».

«L’OSPEDALE DI TERNI MERITA UNA NUOVA SEDE»

Eros Brega (Foto A.Mirimao)

L’opzione Nel documento inoltre era stato proposto di scegliere Perugia e Terni, oppure Foligno e Città di Castello. «Di certo non Perugia e Foligno, considerata una soluzione tesa solo a risolvere problemi di carattere politico». Eros Brega (Pd) ha sottolineato che dopo le elezioni dobbiamo tornare a pensare a come organizzare un servizio sanitario più efficiente e razionale. La condizione di fatiscenza delle strutture dell’ospedale di Terni è stato rilevato anche dal collega Solinas. È necessario aprire un dibattito su questo, più che sulla sede legale della Usl. L’attuale direttore generale resta al suo posto grazie ad un accordo tra maggioranza ed opposizione senza però affrontare le criticità che ci sono. Terni deve avere un ruolo strategico anche nella Usl ma devono essere i sindaci ad accordarsi su questo per poi avanzare una proposta alla Regione».

LA DISCUSSIONE COMPLETA

Emanuele Fiorini e Valerio Mancini

Scelta e politica Per Nevi «Brega e l’assessore Barberini dicono cose opposte e non se ne rendono nemmeno conto. Porsi il problema della sede legale della Usl non significa non occuparsi di tutte le criticità della sanità umbra. La legge prevede che sia la giunta a decidere sulla sede, acquisito il parere della conferenza dei sindaci, che si deve esprimere entro trenta giorni sulla proposta avanzata dalla Giunta stessa. La scelta sulla sede non viene fatta per evitare l’esplosione del Pd, che a Foligno ha fatto precise promesse. I servizi amministrativi devono rispondere a criteri di efficienza e non possono essere sparsi sul territorio».

Andrea Liberati

«Ospedale cade a pezzi» Si è parlato anche del ‘Santa Maria’: «La struttura – le parole di Andrea Liberati del M5S – dell’ospedale di Terni non regge più ed è inutile continuare a spendere soldi in ristrutturazioni. Non è antisismico, non è adeguato, cade a pezzi. Bisogna interrompere gli interventi che portano solo a sprecare risorse pubbliche pensando invece a costruirne una nuova. Non si tratta quindi solo della sede della Usl ma di ripensare i servizi sanitari offerti ai cittadini, soprattutto in considerazione delle problematiche della città». Sulla stessa scia Emanuele Fiorini e Valerio Mancini della Lega Nord Umbria: «Sono stati spesi 50 milioni per ristrutturare l’ospedale e fare interventi sulle facciate mentre la struttura è al collasso e lì convergono tutti i pazienti che non possono più recarsi a Narni. Vengono sprecate molte risorse che potevano essere impiegate per dotare l’ospedale dei macchinari necessari». Per Mancini «è inaccettabile che, dopo anni, sedi strutturali delle Usl abbiano l’aggettivo provvisorio davanti. Noi chiediamo policentrismo dei servizi e non delle poltrone. Sbagliato attribuire ai Sindaci la responsabilità politica di fare la scelta della sede. Deve farlo la giunta. Serve risparmio delle risorse».

Francesco Ferranti

Forza Italia Terni «Davvero sconcertante per me e per il gruppo di Forza Italia che l’assessore regionale Barberini e un consigliere regionale del Pd peraltro ternano come Brega, continuino a girare intorno a un problema che travalica e supera tutte le altre politiche regionali in materia di sanità, politiche peraltro discutibili visti i risultati che portano, ovvero incremento della mobilità passiva e decremento di quella attiva», si legge in una nota di Francesco Maria Ferranti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Terni. «Il macro problema dopo 6 anni dalla riforma sanitaria regionale resta quello della sede della Usl2 che continua ad essere provvisoria. Ricordo al consigliere regionale del Pd ternano che il suo partito a Terni ha più volte impegnato il sindaco insieme alle opposizioni, attraverso atti d’indirizzo anche unitari, ad attivarsi con la regione affinché questo obiettivo venisse portato a casa per la seconda città umbra che resta Terni. È palese che il Pd a livello regionale persevera in una politica penalizzante per Terni, vale per la sanità, vale per le infrastrutture, vale anche per i trasporti ove solo Perugia ha potuto agganciarsi all’alta velocità e vale anche per l’università ormai ridotta in stato comatoso». La cosa che sconcerta il capogruppo «è che il Pd ternano e la giunta comunale sono incapaci di tutelare le prerogative e le esigenze di Terni e provincia nelle scelte della politica regionale e che i rappresentanti ternani del Pd in regione per motivi di corrente o vicinanza all’assessore non si muovano adeguatamente per tutelare quelli che sono i diritti di una città capoluogo e dei suoi cittadini». Infine Ferranti annuncia che «presenteremo un nuovo atto in consiglio, mobilitando anche gli ambienti cittadini interessati, affinché il sindaco di Terni e la segreteria comunale del Pd si esprimano ufficialmente in modo favorevole alla collocazione della sede della Usl2 a Terni e richiedano in modo perentorio alla giunta regionale di procedere in tal senso».

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