Usl Umbria2, sindaci: «Migliorare servizi»

A Terni conferenza dei sindaci: confronto su sede legale, regolarizzazione dell’organismo e problematiche dei territori. Voce unanime: «Criticità, servono soluzioni»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Francesco De Rebotti, Leonardo Grimani e Nando Mismetti

Il baccano politico sulla sede legale dell’Usl Umbria2, ancora con un presidente pro-tempore e con scelta definitiva sulla ‘base’ operativa da prendere a cinque anni dalla nascita, è salito di tono nelle ultime settimane. L’input – lo ha ricordato lo stesso Leopoldo Di Girolamo in apertura – è arrivato lo scorso da una mozione del capogruppo regionale di Forza Italia Raffaele Nevi e martedì mattina, a Terni, si è svolta una conferenza dei sindaci per cercare di accelerare sulla ‘concretezza’ dell’organismo e, in questo modo, poter dare supporto alla Regione sulla materia: ne è uscito un confronto a 360 gradi – in particolar modo – riguardante le problematiche esistenti nei vari territori e la necessità di cambiare passo. Il bilancio infatti non è dei migliori.

«LA SEDE DELLA USL UMBRIA2 SIA A TERNI»

Il sindaco di Cascia, Mario De Carolis

Di Girolamo a capo Il sindaco di Terni è il presidente pro-tempore dell’organismo ed è stato lui a convocare l’assemblea per discutere – in primis, poi il discorso si è ampliato in altre direzioni – dell’articolo 13 della legge regionale, quello che prevede l’instaurazione dell’organismo, del consiglio di rappresentanza (cinque membri) e del presidente, con regolamento a seguire. In definitiva un atto propedeutico – visto che in precedenza non era stato fatto nulla, il discorso vale per entrambe le Usl – al vero e proprio lavoro della conferenza: «Serve affinché possa esercitare – ha spiegato in avvio Di Girolamo – le sue funzioni».

IL ‘GIALLO’ CHIACCHIERONI, SEDE LEGALE: TERNI O FOLIGNO?

Laura Pernazza ascolta Nando Mismetti

La sede legale: «Mai messa in discussione Terni» Chiusa la premessa e l’elenco delle questioni da affrontare, Di Girolamo è andato dritto su uno dei punti di maggior rilevanza: «Il percorso – lo aveva ricordato anche Nevi – parte dalla Regione e attualmente è a Terni perché il comune più grande. La conferenza dei sindaci, una volta regolarizzata, può assumere una decisione diversa, ma sottolineo che non siamo noi i soggetti determinanti per la scelta definitiva. Purtroppo la legge regionale ha un difetto, non dà strumenti alla conferenza per lavorare e avevo già mosso questa osservazione all’epoca. Serviva quantomeno un’unità amministrativa. Ritengo – ha proseguito Di Girolamo – che il regolamento debba essere simile a quello dell’Ati perché rispetta elementi di proporzionalità e democrazia. Questo step è fondamentale per rendere l’organismo legittimato e autosufficiente». Il primo a prendere la parola dopo il presidente pro-tempore è Nando Mismetti, sindaco di Foligno: «Si è alzato il fuoco sulla questione della sede, ma nessuno ha mai messo in discussione Terni».

Leopoldo Di Girolamo

2012-2017, bilancio, punti interrogativi e ospedali Mismetti apre e chiude rapidamente l’argomento della sede, chiedendo invece di parlare dei servizi: «Ragioniamo – l’input – su questi cinque anni e se le cose sono migliorate. C’è un buco sull’assistenza perché quella per gli anziani – case ‘protette’ – se la possono permettere solo i ricchi, me ne sto accorgendo perché sto vivendo una situazione personale legata a questo tema. I sindaci devono avere un ruolo sulla sanità, ritengo che gli ospedali potranno sopravvivere solo se si mettono insieme». Quindi ecco l’intervento di Laura Pernazza, prima cittadina di Amelia: «L’attenzione dei cittadini sulla sanità è altissima e per quanto ci riguarda registriamo grandi problemi per gli amerini a causa delle distanze e dei trasferimenti».

IMOLO FIASCHINI E ‘CITTÀ DELLA SALUTE’, GIOVEDÌ APPUNTAMENTO IN COMMISSIONE A TERNI

La conferenza dei sindaci

«Potere ai sindaci, i territori vanno ascoltati». Questione minori In rappresentanza di Trevi c’era l’assessore alla salute, Stefania Moccoli: «C’è bisogno di dare gambe e potere alla conferenza dei sindaci. Va bene la programmazione regionale, ma i territori vanno ascoltati: vorrei che ci fosse uno sforzo in più sulla prevenzione e per quel che concerne il nostro comune posso dire che la ‘Casa della salute’ sta funzionando. Inoltre c’è il problema sia in termini economici che umani dell’affidamento dei minori da parte del tribunale: serve ripensare alle strutture e a strumenti alternativi di sostegno».

‘CITTÀ DELLA SALUTE’, PARLA MAURIZIO DAL MASO

Stefania Moccoli, assessore a Trevi

Operatori ed eccellenze Il neo sindaco di Cascia, Mario De Carolis, ha invece posto l’accento sul fatto che «la fusione ha creato guai anche agli operatori. Diciamo che questi anni sono serviti per amalgamare, ora serve migliorare i servizi. La ‘trasformazione’ è ancora da completare». Presente anche il sindaco di Montecastrilli, Fabio Angelucci: «Tutto bene, vorrei però che si ragionasse anche sulle eccellenze dei singoli territori».

LA LEGGE REGIONALE DEL NOVEMBRE 2012

«Al sud siamo rimasti indietro, sistema sia omogeneo» Tra i più lunghi interventi c’è stato quello del primo cittadino di Narni, Francesco De Rebotti: «Diritto alla salute, occorre un sistema omogeneo. Nell’Umbria del nord si è investito molto, al sud invece siamo rimasti indietro sull’edilizia sanitaria. Ok discutere sulla sede legale, ma ci deve interessare di più la qualità dei servizi. E un’ultima cosa: capire le differenze e definire le competenze tra Ati e Usl».

Nicola Alemanno, sindaco di Norcia

Alemanno: «Poche idee e confuse» Accolto dall’applauso – è arrivato in leggero ritardo – scherzoso dei colleghi, il sindaco di Norcia ha seguito il leitmotiv di mattinata dando una ‘stoccata’ ai piani alti: «Fondamentale che la conferenza inizi ad offrire un supporto agli strumenti che mette in campo la Regione. Per ora mi sembra di capire che in consiglio ci siano poche idee e confuse, forse la concretezza dei sindaci può aiutare: da questo organismo possono nascere proposte serie. Inutile negare – ha concluso – che i problemi nei servizi socio-sanitari sono quotidiani e non è facile attivare azioni concrete. Specie su altri ‘tavoli’, dove è più complesso trovare soluzioni». Hanno partecipato all’appuntamento anche rappresentanti di San Gemini, Stroncone, Otricoli, Giove, Alviano e Penna in Teverina. Assenti – tra i comuni più grandi – per diverse ragioni Giuseppe Germani (Orvieto) e Fabrizio Cardarelli (Spoleto). Per l’individuazione della sede legale – atto definitivo – ci vorrà ulteriore tempo.

Raffaele Nevi

Nevi riprova Nel pomeriggio il consigliere regionale di Forza Italia ha reso noto di aver inviato alla presidente dell’assemblea legislativa, Donatella Porzi, una lettera per chiedere di inserire nuovamente all’ordine del giorno – prossima seduta – la mozione sulla mancata individuazione della sede legale: «È – spiega – stata rinviata nella commissione competente, nel mese di ottobre del 2016, affinché potesse essere ulteriormente approfondita. Almeno questa è stata la motivazione ufficiale. Tuttavia, ormai è passato più di un anno, un tempo più che sufficiente per esaminare nuovamente ed in maniera approfondita il tema. Ho quindi chiesto – conclude – ai sensi del Regolamento di riportare in Aula l’atto per evitare che quest’ultimo venga rinviato ‘sine die’, magari proprio a causa delle divisioni presenti all’interno del Pd regionale».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli