Social network, quello che verifica le notizie

E’ vero che si può produrre vino senza uva? Da uno spin off dell’Università di Perugia ecco Polygree, l’anti bufale del web

Condividi questo articolo su

C’è la storia delle 500 mila schede elettorali del referendum trovate con il voto già stampato sopra e diffusa da ‘Il fatto quotidaino’ (attenzione al nome, che trae chiaramente in inganno) oppure la tesi complottista che vedrebbe abbassare la magnitudo dei terremoti per non dover far pagare i danni allo stato. Tra social network e siti d’informazione, la bufala è sempre dietro l’angolo.

Le informazioni da verificare poste dagli utenti

Le informazioni da verificare poste dagli utenti

Polygree E proprio per cercare di arginare questo fenomeno di massa nasce, a Perugia, la start up innovativa Polygree che punta a sbugiardare chi, con il clickbaiting, ha messo su un bel business. «Quello che leggiamo e vediamo su internet è vero o è falso?», è questa la domanda a cui il nuovo social network nato nel febbraio di quest’anno si propone di dare risposte obiettive e contraddistinte da metodo scientifico. Non solo notizie virali su Facebook o Twitter, ma ogni tipo di informazione che compare in una pubblicità, in un comunicato stampa o dichiarazione ufficiale sarà sottoposto a una sorta di fact checking. Anzi, qualcosa in più.

Spin off La verifica che, spesso, dovrebbe essere compito di politici o giornalisti, sarà attuabile anche da parte degli utenti grazie al nuovo procedimento sviluppato dalla start up che attribuisce un voto preciso e utilizza un metodo scientifico. Nato come progetto nel 2014 e poi diventato spin off accademico dell’Università degli studi di Perugia nel marzo 2016, da ottobre la versione beta della piattaforma è accessibile già online per tutti. Qualsiasi utente può segnalare un’informazione e chiederne una verifica e, una volta ‘giudicata’ dal team, sarà accessibile a tutti, sarà commentabile e condivisibile tra gli utenti iscritti, non solo agli esperti della materia.

Il team La start up è composta da nove soci, sei professori tra cui Fabio Santini, professore associato di Economia aziendale dell’Università degli Studi di Perugia, Paolo Carbone, ordinario di misure elettriche ed elettroniche, Francesco Vitelli, docente a contratto dell’Università di Macerata, Jacopo Bernardini, dottore di ricerca ed assegnista di ricerca in metodologia della ricerca sociale, Paolo Eusebi, dottore di ricerca in matematica e statistica per l’economia e le scienze sociali, Luca Rosati, docente di Architettura dell’Informazione per il Web dell’Università per Stranieri di Perugia e tre informatici: Nicola Tomassoni, presidente Digisin Soc. Coop., Susanna Belia e Alessandro Mangia – Soci Digisin Soc. Coop.

Attendibilità e verifica Nell’ottica di diventare leader nazionale nel settore del rating di attendibilità e certificazione delle informazioni destinate al pubblico, Polygree si è già presentata all’Umbria Business Matching, l’evento promosso da Confindustria Umbria e che ha raccolto oltre 270 imprese per favorire e sostenere una reciproca conoscenza tra le realtà economico-imprenditoriali del territorio e per verificare opportunità di collaborazioni nazionali e internazionali. «Vogliamo diventi un punto di riferimento ultimo per la verifica delle informazioni – hanno detto i suoi fondatori – considerato cosa superiore rispetto al fact checking o alle certificazioni dirette, perché noi diamo in maniera unica un voto preciso e utilizziamo un metodo scientifico, oltre al fatto che ogni funzione presente nella piattaforma Polygree è del tutto gratuita».

Sito e app Per questo nasce come social network, la soluzione ideale che permette uno scambio di informazioni e la massima fruibilità da parte degli utenti. Solo in questo modo un’informazione ritenuta dubbia può essere sottoposta a una doppia verifica, quella degli altri utenti e quella degli esperti in materia, accademici o professionisti del settore. Il sito, spiegano, è ancora nella sua fase beta, gli algoritmi sono da affinare, il debugging deve essere completato e nuove funzioni devono ancora essere implementate. «Entro l’anno è prevista la release nazionale – affermano – di una prima versione stabile mentre nel 2017 ci sarà la relativa app per Android e iOs».

Domande e quesiti  Il sito, già attivo da giorni, è stato ad esempio già utilizzato per sapere se la carbonara si fa davvero con la cipolla oppure se sia possibile produrre vino chimicamente senza utilizzare l’uva. In vista del referendum, poi, c’è chi chiede se, qualora vincesse il No, ci troveremmo fuori dall’Euro oppure, in caso di vittoria del sì, la maggioranza può eleggere da sola il capo dello stato. «Abbiamo già avuto molte richieste da parte di utenti per informazioni che abbiamo verificato – dicono – e ora lo step successivo sarà quello di proporci alle aziende che per verificare la concorrenza o anche per garantire l’autenticità dei propri prodotti potranno chiedere a noi una certificazione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli