Spacciatore albanese espulso dall’Italia

Residente da 15 anni a Gualdo Tadino con la sua famiglia, non potrà più tornare nel nostro Paese per 10 anni

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Da 15 anni era residente a Gualdo Tadino, ma spacciava. È la storia in sintesi di un albanese, 30enne, che arrivò, nel 2000, quando era ancora un ragazzino, per ricongiungersi con la sua famiglia, da tempo residente in Umbria.

A 18 anni inizia ‘la carriera’ Viene per la prima volta trovato in possesso di droga e dopo due denunce per guida senza patente, viene arrestato a 23 anni per rapina e possesso di stupefacenti. Dopo la scarcerazione continua a frequentare malavitosi senza trovarsi un’occupazione o fonti lecite di guadagno. Nell’ottobre scorso viene arrestato e condotto in carcere per scontare la pena residua dei reati commessi.

Rimpatriato in Albania Questo suo periodo di detenzione consente all’Ufficio immigrazione di organizzare la sua espulsione affinché possa essere eseguita il giorno della sua scarcerazione. Così ieri i poliziotti hanno potuto prelevarlo direttamente in carcere e notificargli un provvedimento di espulsione, quale misura alternativa alla detenzione. In serata è stato scortato da due agenti all’aeroporto di Roma Fiumicino da dove è partito con un volo diretto a Tirana. Nonostante in Italia vivano ancora i suoi familiari non potrà più rientrare nel nostro Paese per 10 anni e se dovesse farlo allora sconterà la pena residua.

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