Terni: «Affidare impianti sport del Comune al Ceffas»

L’input arriva dal consigliere comunale Gentiletti dopo la situazione creatasi con le piscine dello stadio

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L’affidamento in house delle infrastrutture sportive pubbliche anche tramite la creazione di un’agenzia pubblica destinata e potenziamento del ruolo del Ceffas. Questo l’input lanciato dal consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, con un’atto di indirizzo rivolta al sindaco Leonardo Latini, all’assessore competente, al segretario generale Matteo Sperandeo e al presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti. La riflessione nasce dalla situazione che si è sviluppata con le piscine dello stadio.

Gentiletti

L’invito e le piscine dello stadio

«La situazione delle piscine dello stadio – spiega Gentiletti nell’atto di indirizzo – ha messo in risalto la necessità di prevenire il ripetersi di simili situazioni. In particolare, risulta importante che la proprietà pubblica si doti di strumenti idonei a vigilare, controllare e prevenire fenomeni come quelli noti, che pregiudicano non solo le professionalità che operano nel settore ma anche la continuità di preparazione degli atleti del nostro territorio, nonché la cittadinanza tutta. L’impiantistica sportiva realizza e garantisce il diritto primario alla salute e all’attività fisica, a partire dalle fasce più disagiate. Nel rilancio della città il settore sportivo rappresenta una risorsa centrale. Le ambizioni della città meritano di essere coltivate e rafforzate, essendo il tessuto associativo di estremo valore, anche agonistico e professionale. In questo le infrastrutture pubbliche risultano determinanti ed in particolare la costruzione del nuovo PalaTerni rappresenta un’occasione unica. Quanto verificatosi recentemente con le piscine dello stadio, che hanno subito una chiusura improvvisa, la cui soluzione è in divenire e poteva essere prevenuta dalla proprietà comunale, deve essere di monito per porre al riparo tutte le infrastrutture esistenti e quelle in costruzione, a partire dal nuovo PalaTerni, quando sarà finalmente realizzato. L’affidamento di poteri di controllo, vigilanza, manutenzione e finanche di gestione primaria ad un ente pubblico che operi secondo le norme di diritto privato può essere la soluzione percorribile. Già esistono sul territorio società in house ed enti finalizzati che si occupano della gestione di beni e servizi pubblici».

Il PalaTerni al 26 marzo 2022

Mirino sul Ceffas

Il Ceffas – aggiunge il 39enne avvocato – in particolare, in questo quadro, «deve poter avere un ruolo centrale, essere valorizzato e rilanciato, anche al fine di superare le criticità attraversate negli ultimi periodi e che, grazie all’impegno unanime del Consiglio comunale, sono state in parte superate. Qualora si ritenga non possibile o non conveniente l’affidamento anche dell’impiantistica sportiva alle società in house già esistenti ovvero al Ceffas, resta fondamentale garantire soprattutto a quest’ultimo un ruolo centrale di partecipazione e l’obiettivo può anche essere raggiunto attraverso la costituzione di un nuovo ente pubblico che operi secondo le norme di diritto privato e sia interamente destinato alla gestione dell’impiantistica sportiva pubblica. A prescindere dalla forma giuridica che sarà ritenuta più idonea e funzionale, la proprietà comunale non può limitarsi al mero affidamento in concessione delle infrastrutture sportive, ma accompagnarne e garantirne la gestione». Quindi la richiesta: «Affidare tutte le infrastrutture sportive di proprietà comunale esistenti e in corso di realizzazione, ad una società in house già esistente ovvero al Ceffas, ente istituzionale finalizzato; qualora non fosse ritenuta percorribile la prima strada, da considerarsi prioritaria, a valutare la creazione di un’agenzia pubblica destinata, da costiuirsi appositamente e a cui sia affidata la concessione primaria, la manutenzione, la vigilanza e il controllo delle infrastrutture e all’interno della quale il Ceffas abbia un ruolo centrale di direzione e coordinamento; coinvolgere preventivamente in questo percorso tutte le associazioni e gli enti istituzionali che operano nello sport, a partire dal Ceffas, al fine di individuare la forma giuridica più idonea a mantenere un più incisivo controllo pubblico – chiude – e tutelare la funzione sociale delle infrastrutture pubbliche destinate allo sport».

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