Stadio ‘Curi’: chiude la gradinata e ci si muove per il nuovo impianto. Imprenditori: i nomi

Mattinata, quella di martedì, segnata dalla decisione sulla tribuna Est e dalla pec inviata al sindaco Andrea Romizi

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di G.R.

Questa volta sembra che si faccia sul serio. La convinzione è ancora più forte dopo la notizia data su UmbriaTV da Marco Taccucci, cronista che da tempo segue da vicino le vicende legate alla costruzione del nuovo ‘Curi’. Nella mattinata di martedì è stata inviata al sidaco Andrea Romizi una pec firmata dal gruppo di imprenditori interessati alla realizzazione della nuova casa del Perugia. In questa veniva chiesto un incontro per illustrare in anteprima al primo cittadino il progetto del nuovo stadio.

Gli imprenditori e la tempistica

Già erano stati resi noti i nomi di Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia che a nome del Grifo nel mese di ottobre aveva firmato l’adesione al progetto, e di Giulio Benni, imprenditore marchigiano titolare della catena di negozi sportivi King Sport. Al loro fianco troviamo il costruttore Francesco Maria Lana, Simone Minestrini di GMF (Grandi Magazzini Fioroni), Giampiero Romani di Pro Metheus, Alberto Bertani di Reggio Emilia (settore immobiliare), Sea Spa di Marsciano, Mauro Ricci, Centro Impianti di Mirco Campagnoli e Green Core di Perugia. Il sindaco Romizi dovrebbe essere il primo a visionare il nuovo ‘Curi’ prima della presentazione ufficiale nella stessa giornata. Ci saranno poi tre mesi per la dichiarazione di interesse pubblico, che dovrà essere emanata dal Comune di concerto con la conferenza dei servizi. Passo fondamentale per l’accoglimento del progetto e gli ulteriori adempimenti che la legge prevede. L’obiettivo è quello di dare il via prima possibile al progetto firmato dall’architetto Gino Zavanella, progettista in precedenza dello Juventus Stadium, e da professionisti di primario livello di Perugia quali gli avvocati Daniele Spinelli e Aurelio Forcignanò e lo Studio Santucci e Partners del dottor Salvatore Santucci. Il progetto di fattibilità, scrive Taccucci, rispetta le attuali previsioni urbanistiche e dunque è pronto per affrontare tutti i passaggi burocratici.

Chiusura della gradinata

Nelle ore successive, la commissione provinciale della vigilanza di Perugia ha effettuato il sopralluogo allo stadio, non concedendo l’agibilità alla tribuna Est (ex gradinata) che verrà chiusa fino a nuova disposizione. Come comunicato dalla società biancorossa attraverso una nota ufficiale, gli abbonati al settore potranno usufruire del settore tribuna laterale coperta e dovranno presentarsi muniti di abbonamento in biglietteria dove gli verrà assegnato il nuovo posto. La capienza dello stadio sarà ridotta da 12.700 a 9.700 posti, con il prezzo della singola partita per il settore tribuna Ovest che passera da 30 a 23 euro, mentre il ridotto (donne/under 14/ over 65/disabili 75%) sarà di 18 euro.

Lavori? No, si attende il nuovo stadio

In merito alla chiusura del settore, il Comune di Perugia fa sapere che «l’amministrazione sta valutando, prima di proseguire con il programma di adeguamento sismico e messa in sicurezza già avviato in altri settori e finanziato dalla stessa amministrazione, la sostenibilità di iniziative di investimento mirate al rifacimento completo dello stadio Curi». Ergo, il rifacimento – in tempi accettabili – può consentire di evitare lo stillicidio di interventi per ripristinare di volta in volta i settori dello stadio ‘problematici’. Almeno questo spera il Comune, anche per le proprie casse.

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