Taglio alberi ospedale: «Tutto sbagliato»

Terni, secondo Legambiente Umbria «alcuni di quelli eliminati non soffrivano delle malattie illustrate dall’azienda e quelli che si stanno piantando non sono adatti»

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«Siamo contrari al taglio massiccio degli alberi, ma lo siamo anche alle nuove piantumazioni di essenze non adatte ad un determinato contesto, in special modo in un luogo simbolico come l’ospedale di Terni. Luogo che dovrebbe essere considerato importante, non solo per pensare a spendere di meno in futuro, ma per garantire un ambiente il più sano possibile e vicino al benessere di malati e cittadini». Legambiente riapre il tema e si concentrato sopratutto su Colle Obito.

«Tutto sbagliato»

«Nell’estate 2019, con l’intervento di messa in sicurezza del patrimonio arboreo dell’ospedale – evidenzia Gianni Di Mattia, responsabile territorio di Legambiente Umbria – sono stati abbattuti circa 60 alberi. Già in quella fase manifestammo la nostra contrarietà dato che alcune di quelle piante non soffrivano assolutamente delle malattie illustrate dall’azienda ospedaliera. Ora inizia la fase della sostituzione, in cui verranno piantati circa 100 alberi, ma ci troviamo anche questa volta in disaccordo con l’azienda nella scelta delle nuove essenze perché si tratta di piante non adatte a bloccare le polveri. Gli alberi devono essere considerati determinanti per la qualità dell’aria, visto che ossigenano e bloccano le polveri, per l’ombra che offrono in estati sempre più calde, e in inverno una mitigazione delle temperature più fredde. Inoltre il verde urbano garantisce un piacere che non fa bene solo allo sguardo ma al benessere complessivo delle persone, in particolare se in una fase di sofferenza».

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