Tentata estorsione, Felicioni nei guai

Perugia, il consigliere comunale di centrodestra accusato da una dipendente pubblica di aver estorto denaro. Procedimento in corso

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Tentata estorsione e truffa. Questa l’accusa per il consigliere comunale di Perugia Michelangelo Felicioni, eletto nel 2014 col Nuovo centrodestra e poi passato dalla Lega a Fratelli d’Italia. La notizia è riportata su La Nazione.

La lettera minatoria

Felicioni – questa l’accusa – si sarebbe fatto consegnare oltre ventimila euro, in più tranche, da una dipendente pubblica, una sessantenne umbra. È stata lei stessa a sporgere denuncia. La donna ha raccontato di ricevuto una lettera minatoria, con richiesta di denaro (tremila euro), non si sa bene per quale motivo. Felicioni, che lei già conosceva, si sarebbe offerto di mediare in qualche modo il pagamento, dicendo di essere stato lui stesso in passato vittima della stessa richiesta, che sarebbe arrivata da una banda di rumeni.

Le richieste di denaro

Ma dai tremila euro, racconta la donna, si sarebbe passati a cifre più elevate, che lei avrebbe dato a Felicioni e che non sarebbero mai stati restituiti. Da qui l’ipotesi di truffa mentre quella della tentata estorsione è legata alla lettera. Il procedimento – scrive ancora La Nazione – è già approdato davanti al giudice per le indagini preliminari, dove sarebbero state ribadite le accuse in incidente probatorio.

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