Ternana ‘depressa’: ritiro e riflessioni

Lo spettro dei playout è più concreto dopo il decimo stop stagionale al ‘Liberati’. Fazio: «Esame di coscienza da parte di tutti»

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di S.F. e Fr.To.

In ritiro, lontani dalle contestazioni che hanno travolto squadra e staff tecnico. La Ternana deraglia per la decima volta al ‘Liberati’, perde l’ennesimo scontro diretto e si ritrova ora, nella trasferta di Modena, a un bivio definitivo: vincere o allungare la stagione per evitare la retrocessione. Lo spettro dei playout è più concreto, con i rossoverdi che continuano a pagare il momento ‘drammatico’ dell’attacco. Da lunedì tutti insieme, senza distrazioni, per cercare di ritrovare compattezza e cattiveria che più di qualche rossoverde pare aver perso per strada.

TERNANA-PRO VERCELLI VISTA DA ALBERTO MIRIMAO

L'occasione finale di Bojinov

L’occasione finale di Bojinov

0/18 Virtus Entella, Trapani e ora Pro Vercelli, tre squadre tutt’altro che irresistibili nel doppio confronto con i rossoverdi. Il problema è che la Ternana per un motivo o per l’altro – disastrosa finalizzazione, qualche errore arbitrale e ‘harakiri’ difensivi – è riuscita a fare peggio. 6 sconfitte su 6 scontri diretti e appena 1 gol fatto nei match interni: un peccato imperdonabile non essere riusciti a sfondare il muro di tre delle peggiori difese – per organizzazione e qualità – viste al ‘Liberati’ negli ultimi anni. E se a ciò si aggiunge la nefasta performance offerta a Varese, il quadro dell’attacco delle ‘Fere’ nelle sfide più rilevanti in ottica salvezza è completo. Dal torpore generale si salvano le sfide al Crotone, quando Felipe Avenatti e Valeri Bojinov erano ancora in una forma mentale e fisica accettabile. Non è più il caso, specie per l’uruguaiano: l’ex River Plate Montevideo è ormai totalmente assente in campo, slegato dal resto della squadra e depresso dal punto di vista caratteriale, come ammesso dallo stesso Tesser.

IL CONFRONTO CON LA CURVA EST-VICIANI, VIDEO

I FISCHI ALL’USCITA DAL ‘LIBERATI’, VIDEO

LA CONTESTAZIONE AL ‘GARDEN’, VIDEO

‘Parossismo’ offensivo Contro la Pro Vercelli, di ‘Rocchiana’ (in riferimento al catenaccio utilizzato) memoria anche in superiorità numerica, è stato toccato l’apice dell’incapacità rossoverde in fase di finalizzazione. A Lanciano nessun tiro in porta e, logica conseguenza, difficile ottenere la vittoria; al cospetto dei piemontesi si è invce di nuovo presentato il problema opposto: una, due, tre, quattro volte soli davanti al portiere avversario e massima, grave imprecisione nel concludere. Le caratteristiche dei giocatori a disposizione sono queste, nulla da fare.

‘Fere’ nervose La questione più  preoccupante tuttavia è il nervosismo manifestato dalla squadra. Chance fallite, rigore – ed espulsione per la Pro Vercelli in questo caso – negato da Saia sulla strattonata subita da Ceravolo a inizio ripresa e l’intolleranza del pubblico hanno fatto scattare (Palumbo e Gavazzi su tutti, migliore in campo con Ceravolo per corsa e incisività al di là delle tre palle-gol fallite) in negativo più di qualche ‘Fera’. E in assenza di un vero leader in gruppo la squadra non è riuscita a risollevarsi. La sensazione, più o meno resa pubblica da Fazio, è che non tutti in casa Ternana siano realmente concentrati sull’obiettivo comune. D’altronde ad aver un contratto anche per il prossimo sono in pochi.

La contestazione è proseguita al ‘Garden’

La contestazione è proseguita al ‘Garden’

Rabbia tifosi Nemmeno in 6.000. Striscioni, appelli alla città e prezzi ridotti non hanno sortito l’effetto sperato: dopo i 4.232 sugli spalti contro il Frosinone, la risposta ‘forte’ da parte del pubblico di fede rossoverde non è arrivata. Non tantissimi, ma il rumore dei fischi assordanti e i cori «vergognatevi» i rossoverdi li hanno ascoltati, bene. In tre diverse circostanze: in campo – confronto con curva nord ed est -, al momento dell’uscita dallo stadio e nella sede del ritiro ternano, dove un gruppetto di venti supporter ha voluto ulteriormente far capire ai giocatori l’aria che tira. Né amichevole né tantomeno comprensiva, tutt’altro. Dalla ‘storica’ giornata di sabato – comunque vada nuovo record negativo in serie B stabilito dalla Ternana 2014/2015 nei match casalinghi, peggio solo in serie C 1949/1950 – non ne esce bene nessuno: scollatura in campo e nuova rottura tra squadra e tifosi: per Tesser l’unica panacea a disposizione per riunire il puzzle è il massimo bottino con Modena e Varese.

«Non abbandonateci» Tesser al ‘Garden’ si è messo a disposizione dei tifosi per un confronto:  il tecnico veneto ha chiesto ai supporter di non abbandonare la squadra proprio ora, garantendo il massimo sforzo per evitare la discesa in Lega Pro. Altrimenti sarà il primo a fare le valigie. Tesser è stato l’unico a presentarsi per esporre le proprie ragioni al gruppetto presente: un atteggiamento evasivo che non è piaciuto al mister rossoverde.

Capitano critico Parole di responsabilità e critica quelle di Lito Fazio al termine del match. L’esterno siciliano ‘richiama’ i suoi in vista del match di Modena: «Sconfitta immeritata per le occasioni fallite, uno stop che fa male perché abbiamo perso l’ennesimo scontro diretto in un momento del campionato che poteva esserci favorevole, a prescindere dalle dieci partite perse in casa. Vincendo avremmo guadagnato la salvezza quasi aritmeticamente. Abbiamo creato tanto ma non siamo stati cinici, e quando non segni non vinci. Ci manca dall’inizio dell’anno questa caratteristica: dobbiamo farci un esame di coscienza e andare a Modena per vincere, solamente quello che ci è rimasto».

GUARDA L’INTERVISTA A LITO FAZIO

L'ex capitano Antenucci sugli spalti del ‘Liberati’

L’ex capitano Antenucci sugli spalti del ‘Liberati’

Colpe condivise Qualche parola di troppo e un contatto fisico che Saia ha giudicato – come da regolamento – da rosso diretto. Un contatto che in realtà sembra essere casuale più che cercato dall’attaccante croato, comunque ingenuo e immaturo nella circostanza: «Dugandžić ha sbagliato – il pensiero di Fazio sull’espulsione del compagno -, fa male perché dopo cinque minuti del secondo tempo si è fatto buttare fuori in quel modo. Avevamo la possibilità di pareggiare e invece così siamo andati in inferiorità numerica. Ma nessuna colpa specifica, è di tutti: abbiamo raggiunto le dieci sconfitte interne e con la Pro Vercelli è arrivata un nuovo ko. Tutti – termina il capitano rossoverde – devono capire l’importanza delle prossime due partite».

GUARDA L’INTERVISTA A MIRCO ANTENUCCI

Il bomber che manca C’era anche lui al ‘Liberati’, da tifoso e amante di Terni. Fosse stato in campo è facile immaginare che almeno una delle innumerevoli occasioni sarebbero finite in rete: Mirco Antenucci ha potuto vedere di persona il momento ‘horror’ dell’attacco rossoverde. «Un bellissimo ritorno in città, purtroppo – commenta il centravanti del Leeds United – però non è arrivato il risultato che speravo. Bisogna guardare avanti, mancano due match e i ragazzi possono farcela. La squadra l’ho vista bene nonostante il risultato, normale che in un match ci siano tanti fattori ed episodi che incidano. Ora devono pensare positivo e ottimistica perché solo in questo modo si può uscire da questa situazione. Io a Terni mi sono trovato davvero alla grande e in futuro tornare mi farebbe piacere, credo che il prossimo anno rimarrò in Inghilterra. Farò – conclude Antenucci – delle valutazioni e poi vedremo».

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