Ternana, Longarini: «Niente ‘Ternanello’»

Il club Rocca Rossoverde ‘completa’ il colloquio e rivela i contenuti: per ora no al centro sportivo per le giovanili e al ds

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C’era qualcosa in sospeso tra Simone Longarini e uno dei gruppi di tifosi incontrati martedì scorso. Mercoledì dunque replica con uno dei club affiliati, Rocca Rossoverde, e colloquio con il club Radio Noce, per allargare il discorso: il gruppo del presidente Petigliani, tramite un comunicato, ‘vuota il sacco’ sui contenuti del confronto con l’amministratore unico.

Simone Longarini e Stefano Dominicis durante la ‘pausa’

Simone Longarini e Stefano Dominicis durante la ‘pausa’ tra un incontro e l’altro (22 novembre)

La società e il mercato Rocca Rossoverde spiega che, a livello societario, Longarini «ha confermato la sua volontà di amministrare in prima persona la società, la sua voglia di far bene e di ottenere risultati sportivi importanti ma senza rischiare di non poter onorare gli impegni economici e quindi portare al fallimento la società, come avvenuto in molte altre piazze», mentre in riferimento al prossimo mercato invernale «c’è la conferma che non ci sarà l’assunzione di un nuovo direttore sportivo – Andrea Turi Vasile, diplomato ds da poche ore, dovrà dunque attendere nel caso l’amministratore unico decidesse di lanciarlo – , a nostro avviso questo è un grave errore, ma la squadra verrà rinforzata nel mercato invernale secondo le esigenze di mister Carbone e, crediamo, avvalendosi dei consigli da parte di collaboratori esterni alla società». Sulla convenzione triennale – approvati diversi emendamenti – Rocca rossoverde spiega che Longarini «auspica che entro il 31 dicembre venga finalmente apposta la firma».

L'area del centro sportivo per le giovanili da 7 milioni

L’area del centro sportivo per le giovanili da 7 milioni

Il no a ‘Ternanello’ Bloccato per ora l’iter legato al centro sportivo per le giovanili da oltre sette milioni di euro: «La famiglia Longarini – continua la nota – non ritiene in questo momento utile e vantaggioso fare un investimento così importante considerate le difficoltà economiche della città e considerata la crisi del mercato immobiliare. Stesso discorso vale per lo stadio nuovo, non è tempo per azzardare certi investimenti».

La cessione In questo caso il discorso è il solito, già manifestato lo scorso anno: «Longarini – il passaggio in merito – ha lamentato la mancanza di interlocutori seri, confermando però la sua disponibilità a farsi da parte se dovessero essere interessate persone disposte ad investire e mantenere la squadra almeno in serie B. Quindi qualora arrivi qualcuno che garantisca la serie cadetta entro i due anni – un passaggio rilevante – in cui la società attuale avrebbe delle responsabilità, i Longarini sono pronti a trattare. A tale proposito le quote sequestrate risultano essere il 53% del capitale e queste possono essere rilevate direttamente dal tribunale. Simone Longarini si impegna a mantenere l’impegno economico profuso nella gestione della società che attualmente è di circa 3,5 milioni a stagione per mantenere la Ternana in Serie B».

Fabrizio Larini a colloquio con Panucci

Fabrizio Larini a colloquio con Panucci

L’alterco e il rinnovo Flashback sull’estate, in particolar modo sull’esonero di Christian Panucci: «Longarini ha raccontato la sua versione, dicendo che in estate un giocatore voluto fortemente dal tecnico non è poi stato tesserato perché, dopo aver raggiunto un accordo con la società di via Aleardi, ha iniziato una serie di rilanci economici e la Ternana non è voluta sottostare a questi beceri ricatti. Da qui l’insoddisfazione di Panucci manifestata pubblicamente- Sul rinnovo di Carbone la motivazione risiede nel fatto che l’attuale allenatore sta lavorando nella stessa direzione indicata dalla società con anima e corpo e andava dimostrata fiducia nei suoi confronti con i fatti. Infine una prospettiva sui risultati sportivi, con un Longarini sempre ambizioso ma che in tale senso vuole prima difendere quanto si ha ora prima di sognare ambiziosi traguardi».

La sorpresa In tutto ciò, il club Rocca rossoverde, esprime una «sensazione positiva dopo i due incontri; in questi anni abbiamo sempre lamentato lo scarso attaccamento avuto dalla proprietà con la città ed i suoi tifosi e da questi incontri è emersa la volontà da parte di Longarini di instaurare un rapporto diretto con la tifoseria ed un attaccamento alla squadra che ci ha sorpresi. La famiglia Longarini riconosce che la sua impopolarità attuale presso parte della tifoseria è dovuta a degli errori compiuti nelle passate stagioni ed ad una cattiva gestione della comunicazione tra società e tifosi e si sta già impegnando per migliorare i rapporti».

Lo striscione esposto prima di Ternana-Entella

Lo striscione esposto prima di Ternana-Entella

L’appello Infine un richiamo alla tifoseria: «Esortiamo i tifosi delusi che disertano lo stadio a tracciare una linea netta di demarcazione con le passate gestioni della società, di dare fiducia all’attuale gestione e quindi a tornare di nuovo al Liberati. Per il conseguimento dei risultati sportivi che tutti noi sogniamo c’è bisogno oltre che di una solida società anche che il Liberati torni ad essere il dodicesimo uomo in campo: facciamo anche noi la nostra parte e sabato riempiamo come anni fa il Liberati». Difficile che ciò avvenga visto i recenti accadimenti, chiedere alla curva nord.

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