Fere, Marilungo: «In C no squadre scarse»

La punta a due giorni dalla sfida con il Rimini: «Sbagliamo molti passaggi, non è da noi. Trieste? Punto va bene». Tar Lazio, martedì si discutono i due ricorsi della Ternana

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La Ternana si aggrappa a Guido Marilungo. Tre gol in cinque gare ufficiali con le ‘Fere’ e leadership realizzativa subito conquistata nonostante l’ampio turnover offensivo di Luigi De Canio e la quantità di attaccanti a disposizione: mercoledì sera i rossoverdi torneranno in campo per il primo recupero, quello contro il Rimini, per cercare di avvicinare un Pordenone già in modalità fuga – unica imbattuta oltre a Defendi e compagni, ma con otto match disputati – e una media punti superiore al 2. Sei su sei al cospetto dei romagnoli e della Sambenedettese, fattore ‘Liberati’ da non sprecare: «Dobbiamo migliorare il possesso palla perché sbagliamo molti passaggi e non è da noi», il messaggio che lancia la punta marchigiana in vista del confronto con i romagnoli.

I problemi di Trieste e il punto che piace

Guido Marilungo

Al ‘Nereo Rocco’ la Ternana è stata salvata dal palo nel finale: «Abbiamo fatto una buona gara – l’opinione di Marilungo – nel primo tempo e nella ripresa siamo andati peggio perché hanno spinto riuscendo a pareggiare. Noi invece non siamo stati in grado di tenere palla e gli abbiamo dato fiducia. Però prendiamoci questo punto, va bene così, sapevamo del loro potenziale. Problema centrocampo? No, mi piace parlare di squadra e quando le cose non vanno vale per tutti, anche per gli attaccanti». Passaggio curioso su Filippo ‘Pippo’ Orlando: «Il bacio a Trieste era per lui, gli voglio bene. Siamo stati a Lecce dieci anni fa, ma ci siamo sentiti nel corso degli anni». Mercoledì sera arbitrerà il leccese Daniele De Santis.

L’impatto con la serie C: «Si corre di più rispetto alla B. Tutte possono vincere con tutte»

Federico Giraudo

Marilungo nel corso della lunga carriera ha avuto modo di affrontare anche i vari Bonucci, Chiellini, Barzagli, Thiago Silva, Nesta, Mexès, Juan, de Vrij, Miranda, Manolas e Rüdiger, giusto per citare i più noti. A 29 anni l’avventura nella terza serie italiana: «La serie C – commenta – è un campionato difficile ed è tutt’altra cosa rispetto alla B e alla A. Non parlo solo di tecnica: il modo di giocare è come se fossero tre cose diverse. A livello fisico secondo me con la B siamo lì, anzi, forse si corre più in C. Ho avuto una buona impressione: torneo rognoso e tutte le squadre possono vincere con le altre. Equilibrato e tosto. Se i difensori picchiano di più? Tutti picchiano. Finora non ho trovato questa cosa che ‘in C si mena di più». In casa Rimini lunedì mattina si è dimesso – riporta teleromagna.it – il tecnico Gian Luca Righetti post sconfitta per 3-1 nel derby con l’Imolese, con possibile arrivo dell’umbro Leonardo Acori. A dirigere il gruppo biancorosso a Terni tuttavia potrebbe essere l’ex Perugia Marco Martini, il viceallenatore in carica.

Rivas, la tecnica e il Rimini: «Purtroppo non ci sono squadre scarse»

Rigoberto Rivas

Altobelli, Vives, Rivas e Pobega out per mercoledì sera. Discreto grattacapo per il tecnico lucano che, volendo, può puntare – lo ha già fatto in coppa Italia con Pontedera e Carpi – su Giraudo interno di centrocampo per far rifiatare Salzano, apparso in nettà difficoltà a Trieste: «Dobbiamo migliorare il possesso palla perché – puntualizza Marilungo – sbagliamo molti passaggi e non è da noi. Tutte le partite sono fondamentali, metterei quasi la firma sul fatto di perdere le prossime due casalinghe e vincere le altre: serve fare più punti possibili subiti e metterci là davanti, o quantomeno vicino alla vetta. Poi vedremo». Rimini in arrivo: «Il mister ha detto che è una squadra tosta e la difesa si muove bene. Lo sappiamo: l’Albinoleffe è ultima ma qua mi ha fatto una buonissima squadra. Non ci sono squadre scarse – dice con il sorriso – purtroppo, vengono da due sconfitte di fila e vorranno far bene. Non dobbiamo guardare i loro ultimi risultati». E su Rivas spiega che «ha una gamba allucinante, dispiace per lui e per la squadra visto che ci serve, era appena rientrato». Ternana imbattuta in gare ufficiali casalinghe con i romagnoli: otto vittorie e quattro pareggi.

Martedì si chiude la partita giudiziaria, forse. Fabbricini: «B a 19? Forse non lo rifarei». Due ricorsi Ternana

I due ricorsi della Ternana per il 23 ottobre al Tar del Lazio

Martedì alle 9 in via Flaminia c’è l’appuntamento decisivo – le sentenze sono impugnabili volendo, ma è chiaro che post decreto-legge governativo del 5 ottobre non ci saranno ulteriori spazi di manovra – per la battaglia sul format della serie B a 19 squadre e i mancati ripescaggi. Si discutono gli ultimi ricorsi, due dei quali depositati dai legali rossoverdi: il numero 11188 per l’annullamento della decisione del Tfn di inizio mese e, quello più recente, l’11343 sul punto D4, nonché sull’improcedibilità sancita dal Collegio di garanzia del Coni l’11 settembre. Nel giorno dell’elezione di Gabriele Gravina al vertice della Figc con il 97.20% dei voti, è tornato a parlare del tema l’ormai ex commissario straordinario di via Allegri Roberto Fabbricini: «Il momento più difficile – ha commentato a Radio anch’io sport – è stato il provvedimento sulla serie B a 19 squadre. Con il senno del poi forse non lo rifarei, ma la parola ‘ripescaggi’ non mi piace: credo che i meriti vadano acquisiti sul campo, per questo abbiamo deciso di andare avanti su questa linea. Con un pizzico di spregiudicatezza ho pensato che potesse essere il primo passo verso la riforma dei campionati, grazie anche all’appoggio della Lnpb». Sul tema interviene anche Marilungo: «Non so i particolari della vicenda. Non mi interessa chi ha ragione o no, la cosa brutta è che non può passare tutto questo tempo per prendere delle decisioni. Qualcosa va cambiato nel regolamento». Palla a Gravina.

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