Ternana, rabbia-derby: denunce in arrivo

Terni, la contestazione al Garden è finita all’attenzione del ministero dell’Interno e degli inquirenti. Si ipotizza la violenza privata

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Rischia di produrre pesanti conseguenze, sul piano giudiziario, la contestazione post-derby rivolta da alcuni tifosi rossoverdi alla squadra, lo scorso 5 marzo nel piazzale dell’hotel Garden. Sabato sera, al ritorno da Perugia, lo staff e gli atleti della Ternana avevano trovato ad accoglierli un gruppo di supporter inferociti dalla sconfitta-beffa. Nel pieno della tensione erano volate parole grosse, insulti e anche qualche colpo al pullman della squadra, con danni per alcune migliaia di euro.

La lente del ministero Tutti fatti finiti anche all’attenzione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del ministero dell’Interno. In una specifica determina, il presidente dell’organismo Alberto Intini aveva stigmatizzato i fatti di Terni, spostando la lente dell’Osservatorio proprio sulla tifoseria rossoverde, ‘attenzionata’.

Indagine Contemporaneamente si sono mossi anche gli inquirenti, la procura di Terni e la polizia di Stato. Proprio in questi giorni in questura c’è stato un grande ‘viavai’ che avrebbe riguardato numerose persone interessate in qualche modo dai fatti del 5 marzo. Alcune di loro sono state semplicemente sentite, nel contesto delle indagini avviate. Per altre – numeri precisi ancora non ce ne sono, ma si parla di oltre dieci persone – sarebbero già partite le denunce. I reati ipotizzati sono violenza privata e, in alcuni casi, anche manifestazione non autorizzata.

In difesa Gli accertamenti da parte della polizia di Stato, basati anche su filmati e immagini, sono in pieno svolgimento, a fronte di un quadro investigativo tutt’altro che definito ma che ha già messo in allarme diversi tifosi, pronti a difendersi attraverso i propri legali.

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