di S.F.
Rescissione piemontese e firma rossoverde. Due azioni e Domenico Toscano potrà tornare sulla panchina della Ternana un anno e mezzo dopo l’esonero del dicembre 2013: l’ostacolo per l’annuncio ufficiale resta la separazione dal Novara, con il quale il ‘Cannibale’ ha ancora un anno di contratto. Per poco, perché anche mercoledì le parti avrebbero lavorato per liberare il tecnico calabrese. C’è però chi smentisce.
La smentita Nessuna rescissione. Il direttore sportivo del Novara, Domenico Teti, però, parlando con umbriaOn getta acqua sul fuoco: «Bisogna vedere se lui ha trovato un accordo con un altro club in via definitiva e poi, eventualmente, si rivolgerebbe a noi. Non c’è stato nessun incontro in giornata e nell’immediato non è previsto alcun appuntamento con Toscano. Le cose magari poi nascono velocemente, si vedrà nei prossimi giorni».
Calvario finito E tra i giocatori, pochi, che lo attenderebbero nel ritiro di Norcia c’è Alberto Masi. Un controllo a Villa Stuart e l’ok per la ripresa dell’attività: il centrale genovese è senza gare ufficiali – Ternana-Cittadella 1-1 l’ultima disputata – da più di otto mesi dopo la frattura della tibia rimediata durante la seduta del 7 novembre scorso: «Sto bene adesso. Penso che al massimo, nel giro di dieci giorni dall’inizio del ritiro, potrò fare tutto con la squadra e mettermi a completa disposizione del nuovo mister».
Vicissitudini giudiziarie Una Ternana rivoluzionata, o poco ci manca. L’arresto di Zadotti, le successive dimissioni, la nomina di Giuseppe Matteo Masoni come nuovo presidente e l’inchiesta ‘I treni del gol’ con l’ex rossoverde Janse indagato hanno segnato un giugno più che negativo per la società di via Aleardi: «La questione di Catania – taglia corto il centrale – è una cosa obbrobriosa e non ne parlo. La vicenda legata all’ex presidente Zadotti non l’ho seguita più di tanto, ma so che non c’entrava niente con il calcio e come giusto che sia sono state prese delle decisioni. Ora però dobbiamo pensare al futuro, a partire dall’allenatore». Che non c’è ufficialmente, ma è in arrivo.
‘Fatica’ numerica Meno di dieci al momento – Meccariello in Corea del Sud, Avenatti in uscita – a ritrovarsi per il raduno di domenica. Sotto il 50% di un ideale parco giocatori per il campionato di serie B: «Difficoltoso – spiega Masi – partire in questo modo perché alla fine arriveranno calciatori giorno per giorno. Si fa fatica a creare un gruppo e a svolgere gli allenamenti in maniera ottimale, inoltre c’è meno tempo per conoscersi. Sotto questo punto di vista non sarà facile, ma anche nelle difficoltà dobbiamo cercare tutti di darci una mano e fare bene».
Masi e il ‘Cannibale’ «Io con Toscano – commenta sull’eventuale arrivo del tecnico calabrese – ho avuto sempre un ottimo rapporto, poi nell’ultimo anno non ci siamo sentiti dato che allenava a Novara. Sarei contento del suo ritorno: secondo me ci sarebbero le carte per far bene, lui credo abbia voglia di riscattare l’esonero del 2013 e i giocatori hanno voglia di far bene, come lui. Speriamo che unendo le forze si riesca a fare un’ottima stagione».
La vecchia guardia Con i mancati rinnovi di Fazio e Dianda, lo ‘zoccolo duro’ del gruppo rossoverde si è ulteriormente ridotto. Tra coloro già presenti nella prima era – nove in tutto – Toscano ci sono anche Masi, Ceravolo, Meccariello. I leader, per militanza, del nuovo corso: «Essendo uno dei più ‘vecchi’ ho voglia di trasmettere ai nuovi che arriveranno l’aria che si respira a Terni. E parlando dell’aspetto calcistico ho tante motivazioni a livello personale: sono stato fermo – chiude il difensore ligure – per molti mesi e ho tanta voglia di giocare e di mettermi in mostra, anche a livello di squadra. Noi veterani del gruppo dobbiamo cercare di far entrare i ragazzi che verranno acquistati nella giusta mentalità».
Lo slittamento A far gioco all’immobilismo più o meno forzato della Ternana è lo slittamento dell’avvio di torneo, proposto dal presidente della lega di serie B Andrea Abodi e accettato dall’assemblea di lega riunitasi mercoledì pomeriggio: «Meglio posticipare l’inizio ed essere sicuri che sia un campionato pulito e senza macchie. Dobbiamo tutelare la stragrande maggioranza delle società, dei calciatori, dei dirigenti che hanno giocato onestamente a calcio», la posizione espressa da Abodi. Prima giornata dunque che si disputerà il 5 settembre: da risolvere le questione legate a Parma – fallito e che ripartirà in serie D -, Catania e Teramo, con Brescia e Virtus Entella favorite per un rapido rientro in cadetteria.