Il suo arresto era stato uno degli ‘effetti collaterali’ dell’indagine ‘Gotham’ con cui la polizia di Stato, lo scorso dicembre, aveva arrestato 25 persone smantellando il frenetico spaccio di droga fra piazza Solferino e il parco ‘Ciaurro’. Il 4 dicembre l’uomo – un ternano di 39 anni, M.S. le sue iniziali – era stato controllato dagli agenti della sezione antidroga della squadra Mobile di Terni che lo avevano trovato in possesso di alcune dosi di marijuana e hashish, nascoste negli slip.
SOLFERINO-PASSEGGIATA, POLIZIA STRONCA LO SPACCIO
Maxi sequestro
Nulla rispetto a quanto sarebbe poi emerso dalla perquisizione domiciliare. In casa – l’uomo vive fra i quartieri di borgo Rivo e Campomaggiore – gli stessi agenti, coordinati dal dirigente Davide Caldarozzi, avevano trovato 5 chilogrammi di hashish e 300 grammi di marijuana; droga in parte già pronta da spacciare e, per la restante parte, in attesa di essere confezionata. La stima è che si sarebbero potute ricavare oltre 40 mila dosi. Immediato l’arresto in flagrante disposto dalla procura di Terni a cui aveva fatto seguito la convalida con applicazione della custodia cautelare in carcere.
La sentenza
Mercoledì mattina M.S. è stato giudicato con rito abbreviato dal tribunale di Terni – gup Simona Tordelli – che lo ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. In aula il pm Raffaele Pesiri ha chiesto una pena di 3 anni e 6 mesi ma il tribunale ha rilevato l’equivalenza delle attenuanti generiche con l’aggravante contestata al 38enne, ovvero i precedenti specifici in materia di stupefacenti. Contestualmente alla sentenza il ternano, difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli, si è visto applicare gli arresti domiciliari in luogo della custodia in carcere, come chiesto dal suo legale.
